Home > Altro > Archivio > Forex, AUD/USD: la Cina taglia il tasso d’interesse, i sell non arrestano il (…)

Forex, AUD/USD: la Cina taglia il tasso d’interesse, i sell non arrestano il dollaro australiano

lunedì 26 ottobre 2015, di Francesco Lucchetti

Forti oscillazioni sul cambio AUD/USD e in generale per le valute oceaniche tra venerdì e l’inizio della settimana, provocate da nuove sorprese sul fronte asiatico. La Cina sorprende ancora, la sua economia non vuole dare segnali positivi e la Banca Popolare Cinese sembra essere in confusione: nello scorso venerdì ha annunciato un nuovo taglio del tasso d’interesse, il sesto consecutivo in meno di un anno, portandolo al 4,35%.

La notizia ha colto di sopresa i mercati, a maggior ragione perché non era prevista dal calendario economico, ma è piovuta come un fulmine a ciel sereno. In realtà il cielo su Pechino non è affatto sereno e non è la prima volta che la Banca Popolare Cinese adotta misure del genere al di fuori dei programmi del calendario economico. Nonostante questo, il taglio del tasso d’interesse è stato recepito subito dai mercati finanziari e, mentre i listini azionari accolgono volentieri la manovra, nel forex la salita delle valute oceaniche è stata interrotta da una pioggia di vendite.

La Banca Popolare Cinese taglia il tasso d’interesse. Cosa succede in Cina?
Il rallentamento dell’economia cinese sta portando la seconda economia mondiale a una situazione di crisi alla quale il gigante asiatico in passato sembrava essere quasi immune: l’immenso potere produttivo di industria e manifattura in Cina crea un’offerta elevatissima che non riesce però ad essere assorbita dalla domanda interna debole, nonostante una popolazione di quasi un miliardo e mezzo di abitanti. Il PIL ha subìto l’ennesima frenata portandosi al di sotto del target del 7% e la People’s Bank of China continua a seguire una politica espansiva nel tentativo di dare stimoli all’economia cinese.

Forex, frenano le valute oceaniche
Le notizie macroeconomiche cinesi, come è noto, hanno grande impatto sulle valute oceaniche, in particolar modo sul dollaro australiano. Questo per lo stretto legame che intercorre tra le economie australiana e neozelandese con la Cina, dove si esportano grandi quantità di materie prime. La notizia del taglio del tasso d’interesse da parte di Pechino ha frenato la salita che era in corso sui cambi AUD/USD e NZD/USD, ma la spinta ribassista sembra essersi già esaurita, ecco perché.

AUD/USD, analisi tecnica
Il doppio minimo che avevamo individuato nelle scorse settimane sul grafico con timeframe giornaliero ha dato i suoi frutti ed ha portato il cambio dollaro australiano - dollaro statunitense a salire fino al prezzo di 0.7377. Dopo aver rallentato, la coppia di valute ha rimbalzato con forza sul supporto di 0.7189, ma la notizia ha riportato la candela di venerdì a ripiegare su se stessa e ad annullare quasi del tutto la salita effettuata.
A quanto pare però, la possibilità di un nuovo taglio del tasso d’interesse cinese era in qualche modo messa in conto dai mercati e non ha quindi avuto sul forex l’impatto che c’era stato in passato: uscita di recente da una grande area di accumulazione, la major AUD/USD ha iniziato la settimana nuovamente al rialzo e sembra voler riprendere quanto prima la sua salita sul dollaro USA.

AUD/USD, supporti e resistenze
La resistenza di 0.7280 sarà importante per valutare la continuazione della fase rialzista verso i target di 0.7394 e 0.7553. Al contrario, qualora fosse violato il supporto di 0.7189 la quotazione potrebbe oscillare sui supporti di 0.7096 e 0.6936, al di sotto del quale si aprirebbe un nuovo scenario ribassista.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.