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Fisco: record di evasori totali nel 2012. Cosa cambierà nel 2013?

venerdì 25 gennaio 2013, di Erika Di Dio

Parlano chiari i dati contenuti nel bilancio di un anno di attività delle Fiamme gialle: " Nel 2012 sono stati scoperti 8.617 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 22,7 miliardi di euro; cui si aggiungono ulteriori 16,3 miliardi riferiti agli altri fenomeni evasivi"; la nota diffusa dalla Guardia della Finanza continua, "Nel 2012 sono stati individuati 16.233 lavoratori completamente in nero e 13.837 irregolari, impiegati da 6.655 datori di lavoro" ed infine dai 447 mila controlli effettuati lo scorso anno, emerge che "’è irregolare quasi un terzo (32%) degli scontrini e delle ricevute fiscali rilasciati".

Altri numeri importanti

I maggiori reati fiscali sono stati:

  • emissione di fatture false, scoperte 5.836 violazioni;
  • mancanza di versamento Iva, in 519 casi;
  • mancanza di presentazione di dichiarazione dei redditi, 2.579 violazioni;
  • occultamento della contabilità, 2.220 casi.

Evasori all’estero

17,1 miliardi scoperti sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, tra cui soprattutto:

  • trasferimenti fittizi delle residenze di persone e società nei cosiddetti paradisi fiscali;
  • spostamento all’estero di capitali per non pagare le tasse in Italia con operazioni di ristrutturazione societaria o di transfer pricing;
  • infine, l’attività di contrasto alle frodi carosello (false transazioni commerciali estero-Italia), che ha portato allo scoperto 1,7 miliardi di Iva evasa.

Cosa cambierà nel 2013?

Il nuovo Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, durante un’intervista risponde alla domanda: "Come verranno stanati gli evasori fiscali?", affermando, "Saranno affinate le strategie operative per la lotta ai "grandi fenomeni evasivi", quali l’economia sommersa, le frodi Iva e l’evasione fiscale internazionale. In parallelo, continuerà l’azione di prevenzione dell’evasione di massa, pianificando l’azione di controllo economico del territorio per tutelare non solo gli interessi erariali, ma anche l’economia "sana" dalla concorrenza sleale, come l’abusivismo commerciale, lo sfruttamento del lavoro irregolare e le false organizzazioni non-profit che nascondono attività imprenditoriali. Saranno rafforzati l’utilizzo delle indagini finanziarie e l’uso mirato delle banche dati, continuando a investire sulla specializzazione dei nostri investigatori, che costituiscono la risorsa più pregiata".

Infine, alla domanda "Cosa c’è da aspettarsi per il 2013?", il Comandante risponde, "La tutela dell’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato. Sarà necessario recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione europea e degli enti locali. Occorre assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Tutto ciò adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia: maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, per contrastare i fenomeni illeciti in relazione alle diverse modalità di manifestazione sul territorio, e approccio trasversale per colpire nella loro globalità tutti i fenomeni connotati dalla capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari".

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