Fisco: Italia seconda in Europa per aumento pressione fiscale. Ecco la classifica Ue

Italia e Ungheria sono i due paesi che tra il 2011 e il 2012 hanno visto il maggior incremento della pressione fiscale. Eurostat infatti ha diffuso i dati circa la pressione fiscale nei paesi dell’Ue con la relativa classifica dei membri più tartassati dalle tasse: in questa classifica generale l’Italia occupa il sesto posto.

Aumento pressione fiscale
Medaglia d’argento per l’Italia, seconda soltanto all’Ungheria per l’aumento della pressione fiscale registrato tra il 2011 e il 2012. La pressione fiscale rispetto al Pil italiano è passata infatti dal 42,4% del 2011 al 44% del 2012. Eurostat segnala nel 2012 aumenti superiori all’1% in Ungheria, Italia, Grecia, Francia, Belgio e Lussemburgo, e ribassi in Portogallo, Regno Unito e Slovacchia.

Nel 2012 secondo Eurostat, in Italia si è registrato anche l’aumento del "tasso implicito di imposizione", che misura il carico fiscale medio reale sui diversi tipi di reddito o di attività economiche. Quello sul lavoro è stato pari al 36,1% del Pil contro il 35,8% del 2011 e l’Italia con il Belgio è il paese con il tasso più alto (42,8%).

Classifica Ue
Come emerge dai dati Eurostat la pressione fiscale nei diversi paesi dell’Ue è molto diversa sia per livello che per natura della tassazione. Secondo la classifica Ue, hanno una maggior pressione fiscale:

• Danimarca (48,1%),
• Belgio (45,4%),
• Francia (45%),
• Svezia (44,2%),
• Finlandia (44,1%),
• Italia (44%),
• Austria (43,1%).

Possono invece, vantare una pressione sotto il 30% rispetto al proprio Pil: Lituania, Bulgaria, Lettonia, Romania, Slovacchia e Irlanda. La principale fonte di guadagni fiscali per i governi è rappresentata dalle tasse sul lavoro che coprono oltre la metà degli incassi totali, circa il 51%. Seguono poi le tasse sui consumi che sono state pari al 28,5% del totale e quelle sul capitale al 20,8%.