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Fincantieri approda a Piazza Affari, ma per tre anni non pagherà dividendi

martedì 17 giugno 2014, di Nicola D’Antuono

Il gruppo della cantieristica Fincantieri, tra i più grandi al mondo in questo settore, è pronto a sbarcare in borsa a Piazza Affari, dopo che sarà concluso il periodo di collocamento delle azioni in una fase decisamente favorevole per i mercati azionari. L’Opvs è iniziata ieri e terminerà il 27 giugno. La società dovrebbe piazzare il 44% circa del capitale. E’ stata già decisa la forchetta di prezzo delle azioni, che sarà compresa tra 0,78€ e 1€. Ciò vuol dire che la società sarà valorizzata tra gli 1,44 miliardi e gli 1,884 miliardi di euro. L’80% circa delle azioni offerte in sede di Ipo sarà collocato presso gli investitori istituzionali e solo il 20% ai risparmiatori retail.

L’amministratore delegato Giuseppe Bono ha intenzione di approfittare della quotazione in borsa per accumulare il maggior numero di risorse finanziarie, per mettere a punto nuovi ambiziosi progetti in grado di far crescere ulteriormente il profilo internazionale del gruppo. Fincantieri è già leader in Europa e ora è pronto a lanciare la sfida ai competitor asiatici. Lo sbarco in borsa sarà imperniato sull’aumento di capitale fino a un massimo di 600 milioni di euro. Il denaro chiesto ai finanziatori sarà utilizzata per la crescita del gruppo, mentre per almeno tre anni non saranno distribuiti dividendi.

Secondo Franco Bassanini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti, l’aumento di capitale in corso potrebbe non essere l’ultimo, considerando i piani di crescita molto ambiziosi del gruppo. In futuro potrebbe esserci un nuovo aumento, anche della quota da collocare sul mercato. Fintecna resterà comunque l’azionista principale con il 55% del capitale, se verrà esercitata integralmente la greenshoe (il flottante sarà così del 43,9%). Sul fronte dei dati di bilancio, il gruppo deve cercare di recuperare un po’ di redditività mentre il fatturato è atteso in crescita.

I ricavi del primo trimestre 2014 sono stati pari a 923 milioni di euro, il 5,1% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello stesso periodo l’ebitda è pari a 66 milioni di euro, il 12,1% in meno rispetto al primo trimestre del 2013. L’ebit è di 42 milioni, in netto calo dai 52 milioni di dodici mesi prima. Gli ordini sono sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, poco sopra 1,7 miliardi di euro, mentre il portafoglio ordini è cresciuto a 13,76 miliardi da 11,95 miliardi di euro. Il risultato d’esercizio è atteso quest’anno in calo a 10 milioni dai 24 milioni del 2013. Il gruppo conta quasi 20.700 dipendenti in tutto il mondo.

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