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Fidejussioni statali per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa

sabato 30 agosto 2014, di Federico Migliorini

Garanzie sui mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari legati all’acquisto o ristrutturazione di alloggi da utilizzare come abitazione principale: è questo lo strumento di politica fiscale sulla casa varato dal Governo per limitare gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell’edilizia.

Con questo meccanismo, scelto da governo per sostenere il mercato immobiliare, verrà istituito un apposito fondo di garanzia, che consentirà l’erogazione di fidejussioni statali per il sostegno all’acquisto della prima casa. Il Ministero dell’Economia, di concerto con il ministero del lavoro e quello delle infrastrutture hanno firmato in questi giorni il decreto che regolamenterà il nuovo fondo di garanzia. Fondo che fu istituito quasi un anno fa, nella Legge di Stabilità 2014 (articolo 1, comma 48 lettera c) della Legge 147/2013). Il decreto è depositato presso la Corte dei Conti in attesa del visto positivo che potrebbe portarlo, nelle prossime settimane, direttamente verso la Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Serviranno poi altri due protocolli d’intesa, uno con la Consip e l’altro con l’ABI.

Il funzionamento del fondo di garanzia
Le fidejussioni possono essere rilasciate soltanto solo per mutui ipotecari di importo non superiore a 250.000 €. La garanzia potrà coprire soltanto il 50% dell’importo del solo capitale non ancora ammortizzato al momento in cui la banca dovesse chiederne l’escussione. Il fondo non potrà intervenire sui mutui concessi per l’acquisto o la ristrutturazione di case di lusso e per ville, castelli e immobili di interesse storico e artistico. Le condizioni dei mutui ipotecari sui quali viene richiesta la garanzia sono negoziate privatamente tra le banche e i singoli acquirenti.

Il fondo di garanzia
La gestione del fondo di garanzia è affidata alla società Consap, società pubblica che opera già nel settore immobiliare, per la concessione di fondi nei casi di sospensione del pagamento di rate di mutui dovuta all’insorgere di difficoltà economiche del mutuatario. Come detto, per il triennio 2014/2016 il Governo ha stanziato 200 milioni di Euro annui, che andranno a finanziare il fondo. Tuttavia, poiché il decreto prevede di accantonare, per ogni mutuo, il 10% del capitale garantito, ogni anno possono essere rilasciate fidejussioni per 2 miliardi di Euro che corrispondono a 16.000 mutui dell’importo massimo ammesso.

Numeri alla mano, l’impatto di questa iniziativa nel mercato immobiliare ed edile potrebbe essere del tutto rilevante. Tuttavia, se il fondo si tramuterà effettivamente in nuove abitazioni e in nuovi interventi edilizi è presto per anticiparlo, in quanto molto dipenderà anche dalle condizioni che banche e istituti finanziari offriranno ai possibili soggetti interessati per la stipula dei mutuo. Un freno all’iniziativa, potrebbe avvenire, infatti, dalla difficoltà di sostenere l’ammortamento dei mutui, le cui rate dipendono dai prezzi delle case, che seppur calati restano alti rispetti ai redditi percepiti.

Tuttavia, la garanzia statale dovrebbe essere anche un potenziale strumento per fare diminuire i tassi di interesse applicati dalle banche sui mutui ipotecari: la garanzia statale, diminuendo il rischi di insolvenza al quale sono esposte le banche dovrebbe portare loro ad una diminuzione del tasso applicato.

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