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Ferrovie dello Stato chiude il 2017 con un bilancio da record

mercoledì 28 marzo 2018, di Francesca Caiazzo

È stato un 2017 straordinario quello archiviato da Ferrovie dello Stato, che ha chiuso il suo “miglior bilancio di sempre”.

Sono cresciuti, infatti, i ricavi ed è aumentato il risultato netto mentre per stabilire il dividendo bisognerà aspettare l’assemblea di metà aprile.

I risultati ottenuti - come spiegato durante la presentazione della relazione finanziaria - sono in linea con il piano aziendale.

Un bilancio da record

Quello del 2017, dunque, è stato un bilancio da record per Fs, con dati sorprendenti e migliori di quelli registrati nel 2016, anno che già aveva consegnato numeri da capogiro.

Ma vediamo, dunque, nel dettaglio i risultati portati a casa dall’azienda pubblica.

Partiamo dai ricavi operativi: al netto delle operazioni straordinarie, sono cresciuti del 9% rispetto all’anno precedente raggiungendo quota 9,3 miliardi di euro. Aumento a doppia cifra per il risultato netto, che incassa un +10% e si porta a 552 milioni di euro (al netto delle partite non ricorrenti).

Crescono rispettivamente del 14% e del 13% anche l’Ebitda (2,3 miliardi) e l’Ebit (718 milioni). Infine la posizione finanziaria: è pari a 7,3 miliardi, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.

Particolarmente rilevante il risultato della controllata Trenitalia: i ricavi operativi sono cresciuti del 4,7%, passando da 5,079 a 5,318 miliardi, e il risultato netto è aumentato di un poderoso 135,9%, balzando da 117 a 276 milioni.

Risultati in linea con il piano industriale

Un bilancio grandioso, dunque, che nel 2018 potrebbe riservare risultati ancora migliori: quello del 2017, infatti, non comprendeva ancora l’integrazione di Anas

“che sarà consolidata nel 2018, anno in cui ovviamente i nostri numeri saranno più significativi”

ha spiegato l’amministratore delegato, Renato Mazzoncini.

Particolarmente orgogliosa, la presidente del gruppo controllato al 100% dallo Stato, Gioia Ghezzi, la quale ricordando come i conti dello scorso anno siano in linea con il piano industriale, ha sottolineato:

“Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati dal punto di vista finanziario ma non solo, anche in termini di valore economico generato e di impatto sociale. Nel 2017 abbiamo anche rafforzato la governance da molti punti di vista”.

Sul fronte degli investimenti, Ferrovie ha messo sul piatto oltre 5 miliardi e mezzo (5,6 miliardi per l’esattezza), il 99% dei quali investiti in Italia. Risorse che, spiega Mazzoncini, si stima abbiano portato alla creazione di “100mila posti di lavoro indotti”.

Nel 2017, inoltre, sono entrati a far parte di Ferrovie 8.405 nuovi lavoratori, poco più della metà dei quali assunti dal mercato e circa 3.800 provenienti da acquisizioni societarie.

Incognita nuovo governo

Bisognerà aspettare il prossimo 17 aprile, giorno dell’Assemblea, per il dividendo da staccare in favore del Ministero dell’Economia.

Per quella data, non si hanno certezze sulla composizione dell’eventuale governo e di conseguenza, ad oggi, è difficile prevedere il colore politico del nuovo azionista.

Ma la circostanza, per ora, non sembra preoccupare Mazzoncini:

“Non riesco a pensare a un partito che non abbia a cuore quello che stiamo facendo, tutti gli investimenti nel piano di Fs fino al 2026 sono sul trasporto regionale per i pendolari, il settore che negli anni passati più ha sofferto la mancanza di investimenti”.

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