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Femminicidio: i 5 punti della legge che tutela gli orfani
giovedì 12 maggio 2016, di
Femminicidio e crimini domestici: è in arrivo una nuova legge per tutelare gli orfani e i familiari della vittima.
In questi giorni a Montecitorio è stata presentata una nuova legge per tutelare gli orfani di crimini domestici. Infatti, ad oggi la legge italiana prevede che un uomo che ha ucciso la moglie, o viceversa, non viene automaticamente escluso dall’eredità della vittima. Per escludere il genitore omicida dalla successione, i figli sono costretti a intentare una costosa causa civile nei suoi confronti e vincerla. Si tratta di un paradosso e per questo alcuni parlamentari hanno pensato ad una nuova legge sui crimini domestici che introduca delle garanzie a favore degli orfani.
Il primo firmatario della legge è Roberto Capelli, di Centro Democratico, ma è stato sottoscritto da diversi parlamentari di diversi gruppi politici. Il disegno di legge, inoltre, è stato presentato contemporaneamente al Senato da Luciano Uras di SEL.
Come nasce questa nuova legge? Quali sono i punti più importanti? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova legge sui crimini domestici, che introdurrà delle nuove norme per tutelare gli orfani.
Femminicidio: come nasce la nuova legge a tutela degli orfani?
La nuova legge sui crimini domestici è stata redatta da Annamaria Busia, consigliera regionale sarda appartenente allo stesso partito di Capelli. Questa ha preso ispirazione dalla storia di Vanessa Mele, una ragazza di Nuoro che nel 1998, quando aveva solo 6 anni, perse la madre per mano del padre.
L’uomo, dopo aver scontato la pena fece richiesta per ottenere la pensione di reversibilità della moglie. Paradossalmente riuscì ad ottenerla, togliendola alla figlia per la quale era l’unica fonte di reddito.
A quel tempo la legge lo consentiva, ma successivamente venne modificata proprio su proposta della stessa Busia. Quindi, a partire dal caso di Vanessa Mele, è stato abolito il diritto di un coniuge omicida di ottenere la pensione di reversibilità del coniuge ucciso.
Vanessa Mele, intervenuta in conferenza, ha manifestato la sua soddisfazione per la nuova legge:
“Quello di oggi è il primo passo. Mi appello ai capigruppo di Camera e Senato perché questa proposta non resti a marcire nei cassetti e venga calendarizzata prima possibile”.
Oltre a lei, in conferenza erano presenti Graziella Dore, sorella di Dina la donna che nel 2008 fu uccisa su commissione dal marito, e Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice strangolata nel 2012 dal marito. Tutti e tre sono stati ricevuti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, a cui hanno richiesto che il disegno di legge venga calendarizzato nel più breve tempo possibile.
Crimini domestici: cosa cambia con la nuova legge?
Se la nuova legge sarà approvata da Camera e Senato verranno introdotte molte nuove garanzie per gli orfani di crimini domestici. Ecco quali sono i 5 punti più importanti della proposta di legge:
- gratuito patrocinio: i figli con meno di 26 anni delle vittime uccise dall’altro genitore potranno rivolgersi al miglior avvocato senza dover affrontare nessuna spesa. Il gratuito patrocinio è previsto già nella legge che tutela le vittime dello stalking, ma se questa nuova norma verrà approvata, sarà esteso anche agli orfani di genitori uccisi dall’altro coniuge;
- introdotto il sequestro conservativo dei beni dell’omicida, in modo che questo possa risarcire i figli dopo che è stata emessa la sentenza definitiva;
- il giudice ha l’obbligo di riconoscere il 50% di risarcimento presunto ai figli già con la sentenza di primo grado;
- sospensione del diritto alla pensione di reversibilità del congiunto ucciso a partire dal momento della richiesta a rinvio a giudizio del coniuge indagato;
- indegnità a succedere: questo è il punto fondamentale della nuova legge. Infatti, come abbiamo già visto, oggi i figli e i familiari della vittima sono costretti ad intentare, e a vincere, una causa civile contro il coniuge omicida per escluderlo dall’eredità. Con la nuova legge però cambierà tutto perché verrà introdotta l’indegnità a succedere e quindi il coniuge omicida verrà automaticamente escluso dall’eredità dei beni dell’altro coniuge.