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Fed: tassi di interesse invariati, preoccupa l’inflazione.

mercoledì 1 novembre 2017, di Lorenzo Baldassarre

Nessuna sorpresa dal report del vertice della Federal Reserve, che mantiene i tassi di interesse invariati all’1,25%. Un loro aumento è considerato più che probabile già nella prossima riunione a dicembre.

Il dato che preoccupa di più la banca centrale americana è senz’altro quello dell’inflazione, che è ben al di sotto del target del 2%. La Fed ripete che essa si possa stabilizzare intorno a questo dato in 12 mesi.

Dal report della Fed è emerso che l’economia è in salute nonostante il passaggio degli uragani, che hanno causato danni solo temporanei. Infatti, secondo la banca centrale guidata da Yellen, è improbabile che gli uragani possano alterare materialmente l’andamento dell’economia nel periodo di medio termine.
Il Pil americano è in crescita del 3% nel terzo trimestre del 2017.

La disoccupazione è in discesa, anche se nel mese di settembre alcuni posti di lavoro sono stati persi, fatto che non accadeva da sette anni. Molti analisti sostenevano che il motivo fosse imputabile al passaggio degli uragani.

Prosegue il processo di normalizzazione del bilancio della Fed avviato nel mese di ottobre 2017.

Seduta ritenuta dagli esperti molto prevedibile, oscurata da un tema molto più caldo, ovvero chi sia il successore alla guida della Fed dopo Janet Yellen. I rumors parlano di Jerome Powell a un passo dalla leadership. Probabilmente l’annuncio avverrà già giovedì 2 novembre, prima che il presidente Donald Trump parta per il suo tour asiatico.

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