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Facoltà di Giurisprudenza, a breve saranno tutte a numero chiuso?

lunedì 27 gennaio 2014, di Valentina Brazioli

Facoltà di Giurisprudenza, allarme numero chiuso. E’ quanto emerso durante la recente tre giorni dell’Organismo Unitario Avvocatura Italiana (Oua) che ha avuto luogo a Napoli, durante la quale si sono affrontare le criticità di una professione che conta ben 250 mila iscritti all’Ordine. E il confronto si è rivelato a dir poco impietoso, soprattutto per i più giovani, che si stanno affacciando o si sono affacciati da poco all’esercizio della professione forense, districandosi tra mille difficoltà e scarse retribuzioni.

In Italia ci sono 250 mila avvocati: è record in Europa

Il problema, innanzitutto, è quello rappresentato dai freddi numeri. L’Italia ha ben duecentocinquantamila avvocati, un vero e proprio esercito legale che, anno dopo anno, appare sempre più superfluo rispetto alle reali esigenze occupazionali nel settore all’interno del nostro Paese. Cifre che non hanno eguali in tutta Europa (al secondo posto, e ben distanziata, troviamo la Germania, con 155.679 legali) ma che continuano, inspiegabilmente, a crescere: nel 2008 gli avvocati italiani erano “appena” 198.000.

Gli avvocati under 40 hanno un reddito inferiore ai 10 mila euro all’anno

Al di là delle evidenti problematiche legate a un settore professionale del tutto saturo, la paglia più corta se la ritrovano in mano – come quasi sempre accade – i professionisti più giovani. E’ stato infatti calcolato che gli avvocati under 40 (circa 56 mila unità) hanno un reddito medio che non raggiunge nemmeno i 10 mila euro annui. Una cifra ben risicata se consideriamo gli anni di studio e i sacrifici che si compiono per avere accesso alla professione avvocatizia, e che ha spinto le sigle sindacali e i movimenti afferenti all’avvocatura a riflettere sulla possibilità di chiedere alla politica il numero programmato nelle facoltà di Giurisprudenza, proprio per tutelare gli avvocati più giovani da un futuro di retribuzioni sempre più misere.

La politica e l’avvocatura: un sodalizio consolidato

Una proposta destinata a cadere nel dimenticatoio? Non sono in molti a scommetterci: la categoria degli avvocati, infatti, è da sempre molto ben rappresentata in Parlamento, e l’attuale legislatura non ha fatto eccezione: sono infatti avvocati ben 110 parlamentari, 72 alla Camera e 38 al Senato. Tra i quali spiccano nomi anche molto illustri: dal vice premier e ministro dell’Interno Angelino Alfano al ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini; dal suo collega a Palazzo Chigi Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica amministrazione, a Ignazio La Russa; da Laura Ravetto a Jole Santelli, ex sottosegretario al Lavoro, al senatore di Forza Italia Niccolò Ghedini

Una lunga lista di potenziali e influenti interlocutori alla quale gli esponenti della professione forense potrebbero a breve rivolgersi per spiegare le proprie ragioni, proprio allo scopo di ottenere una sensibile riduzione degli accessi alle facoltà di Giurisprudenza.

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