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Euro troppo forte? Germania e Francia litigano sul ruolo della BCE sul cambio

martedì 6 maggio 2014, di Nicola D’Antuono

La forza dell’euro continua ad animare il dibattito tra i paesi che vorrebbero una moneta più debole per rilanciare l’export e chi invece ritiene che l’andamento del cambio non sia competenza dei singoli Stati nazionali. Questa volta a scontrarsi sullo spinoso tema della forza della moneta unica sono le prime due economie dell’eurozona: Germania e Francia. Il primo ministro francese, Manuel Valls, ha dichiarato che la BCE dovrebbe seguire maggiormente il modello di banca centrale adottato dalla Federal Reserve negli Stati Uniti, favorendo il deprezzamento della moneta quando necessario. Tuttavia Berlino ha una visione completamente opposta sul ruolo che deve assumere la BCE nei confronti del cambio.

Steffen Seibert, portavoce del cancelliere tedesco Angela Merkel, ha ribadito che l’Eurotower deve restare indipendente nelle proprie scelte di politica monetaria e che non ha bisogno di consigli esterni sull’approccio da adottare. Seibert ha sottolineato che “il cambio dell’euro non è di competenza dei politici nazionali”, per cui spetta alla BCE potrebbe le decisioni più opportune ricordando che il compito principale dell’istituto di Francoforte è pur sempre quello di garantire la stabilità dei prezzi nell’intera unione monetaria europea in un arco temporale di medio periodo. La BCE non si occupa del cambio: l’andamento dell’euro sui mercati internazionali non è un suo obiettivo.

Non è la prima volta che un politico di paese membro dell’Ue-18 alzi i toni sulla questione del cambio. In genere a lamentarsi della forza della moneta unica sono i paesi economicamente più fragili, come Italia, Spagna e Francia, che hanno la necessità di avere una valuta più debole per essere più competitivi nel commercio internazionale e quindi per non essere travolti dall’agguerrita concorrenza dei mercati emergenti. A Parigi iniziano ad aumentare le pressioni per una BCE più orientata al modello FED, ovvero in grado di svalutare la moneta nelle fasi di maggiore difficoltà per l’economia. Il primo ministro francese, senza troppo giri di parole, ha dichiarato che è fondamentale cambiare indirizzo alla politica monetaria della BCE, in quanto l’euro sta diventando troppo forte. Il tema sarà sottoposto all’attenzione dei partner europei dopo le elezioni del 22-25 maggio.

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