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Euro-dollaro e riunione BCE, forte rischio al ribasso: le 4 possibili scelte di Draghi sul QE

martedì 20 ottobre 2015, di Flavia Provenzani

L’attesa si fa sempre più forte tra i trader sul cambio euro-dollaro (EUR/USD). Giovedì 22 ottobre la BCE deciderà se estendere o meno il piano di quantitative easing (QE) e Mario Draghi condividerà pubblicamente la visione della banca centrale europea sulle condizioni attuali dell’Eurozona in sede di conferenza stampa.
Cosa aspettarsi da questo grande evento-rischio sul cambio euro-dollaro? In che modo il presidente della BCE Mario Draghi potrebbe far crollare il valore dell’Euro contro il dollaro USA durante la conferenza stampa di giovedì?

Ecco i possibili 4 scenari, le 4 scelte che la BCE potrebbe con effetto notevolmente ribassista sull’Euro (EUR).

Saranno le aspettative sulla politica monetaria a dominare l’andamento delle valute nel mercato del Forex questa settimana; gli investitori non sono più concentrati esclusivamente sulla decisione della Federal Reserve ma iniziano ad osservare con attenzione anche quello che le altre banche centrali stanno facendo.

Leggi anche: Riunione BCE: Mario Draghi annuncerà un’estensione del QE?

Più nello specifico, gli investitori stanno vendendo euro in vista della riunione della Banca Centrale Europea di Giovedì 22 ottobre, sulla paura che Mario Draghi possa dire o fare qualcosa che sia coerente con un’estensione dell’allentamento di politica monetaria.

BCE: Mario Draghi estenderà il QE alla riunione di ottobre?

Settembre è stato un mese difficile per la Germania, l’economia dell’Eurozona, con la produzione industriale e gli ordini industriali in notevole ribasso.
Questo ha causato un rallentamento dell’attività manifatturiera e del settore terziario, aggiungendo pressione sulla BCE affinché ampli il piano attuale di quantitative easing. L’inflazione rimane estremamente bassa e, come ha sottolineato il membro della BCE Nowotny la scorsa settimana, "il target di inflazione verrà sicuramente mancato."

Se il contesto macroeconomico fosse stato più positivo, la BCE sarebbe stata molto meno preoccupata, ma con gli ordini in calo, la domanda in indebolimento proveniente dalla Cina e l’euro più forte, la Germania e l’economia intera dell’Eurozona potrebbe rallentare ancora nel quarto trimestre 2015.
Per questi motivi, la BCE deve prendere seriamente in considerazione l’aumento o l’estensione del QE.

Euro-dollaro, forte rischio al ribasso: le 4 scelte della BCE

Sono 4 i modi con cui la BCE potrebbe far crollare il cambio euro-dollaro questa settimana.

Lo scenario più dannoso per l’euro si verificherebbe nel caso in cui la BCE decidesse di tagliare i tassi di interesse. Tuttavia, considerando che i tassi di interesse sono già a dei minimi da record, la probabilità di un ulteriore taglio sui tassi è molto bassa, ma porterebbe con sé il vantaggio di ampliare il tipo di asset che la banca centrale potrebbe comprare, al contempo richiedendo meno “ostacoli logistici” rispetto all’aumento del QE.

La seconda possibile scelta della BCE potrebbe essere quella di aumentare le dimensioni del piano del QE. Se Mario Draghi deciderà in tal senso, ma senza ritardare la data di conclusione fissata per settembre 2016, si verrebbe a creare una certa difficoltà di carico sul funzionamento del programma, il che avrebbe effetti estremamente ribassisti sull’euro.

La terza opzione è quella di ampliare la tipologia di titoli che possono essere acquistati dalla BCE, comprendendo anche i bond bancari e corporate.

La quarta opzione, la più chiacchierata sui mercati, vede una semplice estensione del termine del QE oltre settembre 2016.

Tuttavia, considerati gli ultimi commenti di Draghi e Weidmann, non c’è abbastanza consensus per un cambiamento nella politica questo mese, ma sarà molto probabile ascoltare ad un Mario Draghi ancora più dovish durante la conferenza stampa di giovedì.

Le parole di Draghi alla conferenza implicheranno un forte rischio e un’alta volatilità sul cambio euro-dollaro, e se uno degli scenari descritti dovesse verificarsi, l’euro potrebbe con molta probabilità scendere contro il dollaro USA.

Opinione originale di Kathy Lien - BK Asset Management

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