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Euro-dollaro: continua la discesa verso quota 1,11, focus sui market mover di oggi

giovedì 24 marzo 2016, di Matteo Bienna

Il cambio euro-dollaro prosegue il suo cammino al ribasso dopo aver toccato quota 1,13 la scorsa settimana. L’assenza di importanti notizie, dopo la riunione della Fed, ha consentito al cambio EUR/USD di stabilirsi su quota 1,11 nella seduta di ieri.

La discesa, anticipata nella giornata di ieri, vede nei market mover USA di oggi un potenziale ostacolo. Il cambio EUR/USD potrebbe infatti beneficiare positivamente di questi dati, previsti negativi per gli Stati Uniti.

Euro-dollaro: discesa verso 1,10 non scontata, attenzione ai market mover

Il cambio euro-dollaro sta seguendo un trend ribassista di breve periodo piuttosto lineare. Dallo scorso giovedì, una volta terminato il rally post-Fed, EUR/USD ha percorso, senza nessuna violazione, un canale di trend al ribasso molto stretto, evidente dal seguente grafico orario:

L’assenza di particolari market mover ha sicuramente favorito l’andamento lineare di EUR/USD, che fino ad ora sembra indirizzato senza troppi problemi verso il raggiungimento di quota 1,10, ovvero del livello al quale gravitava prima del meeting del FOMC.

Guardando ai prossimi obiettivi, il cambio EUR/USD è vicino al raggiungimento di due importanti livelli di test.
Come evidenziato dal grafico, si parla del supporto a quota 1,114 e della resistenza, che potrebbe ora fungere da supporto, attorno a 1,111.

L’immediata apertura dei mercati europei sarà significativa in un’ottica di abbattimento di questi livelli, ma il trend di breve periodo seguito da EUR/USD rimane in ogni caso ribassista.

La discesa, tuttavia, potrebbe trovare nei market mover USA previsti per oggi ulteriori ostacoli che potrebbero portare il cambio fino ad una potenziale correzione al rialzo.

Euro-dollaro: i market mover di oggi

Nella giornata odierna sono previsti due importanti market mover USA, come osservabile dal nostro calendario economico, che potrebbero influire al rialzo sul cambio EUR/USD.

Alle ore 13:30 è infatti prevista la comunicazione dei dati relativa a:

  • Gli ordini per i beni durevoli (core) per il mese di febbraio, prevista in forte ribasso
  • Le richieste di sussidi di disoccupazione, previste leggermente a sfavore degli USA

Rimane chiaro, quindi, come sia necessario prestare molta attenzione alle 13:30. Il cambio EUR/USD potrebbe reagire al rialzo se le aspettative degli analisti, negative per gli USA, dovessero essere confermate.

L’apertura di Wall Street, che seguirà poco dopo, potrebbe a sua volta ampliare gli effetti dei market mover, rendendo le prime ore del pomeriggio molto volatili per il cambio EUR/USD.
Sarà necessaria particolare cautela.

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