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Euro-dollaro: attenzione a questi 3 fattori, la parità è vicina - BofA Merrill

mercoledì 4 novembre 2015, di Flavia Provenzani

Le ultime previsioni sul cambio euro-dollaro (EUR/USD) e sull’andamento della moneta unica sviluppate dalla Bank of America Merrill Lynch parlano di 3 fattori chiave da monitorare sul cross più scambiato nel mercato del forex, oltre di una parità sul cambio euro-dollaro in arrivo nel primo trimestre del 2016.

Ecco nel dettaglio l’analisi di BofA Merrill e le ultime previsioni sul cambio euro-dollaro.

La banca statunitense ha individuato 3 elementi chiave che spingeranno al ribasso il valore dell’Euro (EUR) contro le altre valute principali, in particolar modo nei confronti del dollaro USA.

Cambio euro-dollaro: i 3 driver principali

Il primo elemento individuato è, come ormai sappiamo, la divergenza di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea.
La BCE si è verbalmente impegnata ad aumentare il piano di quantitative easing (QE) nel mese di dicembre. La riunione di ottobre ha convinto i mercati che sia ormai in arrivo qualcosa di grosso.

La banca si aspetta che il QE verrà esteso ben oltre settembre 2016, mentre rimane possibile un ulteriore taglio sui tassi di deposito. Se, contestualmente, la Fed rialzerà i tassi di interesse nel mese di dicembre, il cambio euro-dollaro potrebbe chiudere ben al di sotto dei livelli attuali.

Se la banca centrale degli Stati Uniti deciderà di aspettare ancora, probabilmente rialzerebbe i tassi nella prima parte del 2016, rallentando il percorso al ribasso dell’euro-dollaro.

Il secondo fattore da monitorare è la crisi dei mercati emergenti. Le economie emergenti hanno perso una quantità considerevole di riserve delle banche centrali quest’anno. Il sell-off avrebbe dovuto avere effetti negativi sull’euro in base alle correlazioni storiche. La correlazione non sembra stare funzionando, ma è solo un intoppo temporaneo.

L’analisi dei flussi di BofA Merrill suggerisce un ribasso ancora più marcato per gli asset dei mercati emergenti durante la normalizzazione di politica monetaria della Fed, mentre si stima che la quota di euro in riserva presso le banche centrali mondiali sia già tornata ai livelli pre-crisi, il che suggerisce che le banche centrali emergenti potrebbero aver bisogno di comprare dollari nei prossimi mesi.

Il terzo fattore ad alto impatto sul cambio euro-dollaro riguarda la bilancia dei pagamenti. Gli ultimi dati provenienti dall’Eurozona indicano che i flussi IDE di portafoglio nell’Eurozona siano scesi in territorio negativo quest’anno, compensando il surplus delle partite correnti. La tendenza, se proseguita, dovrebbe esercitare una pressione ribassista sull’Euro.

Parità sul cambio euro-dollaro: previsioni BofA Merrill

Secondo la banca, il cambio euro-dollaro rimane diretto verso la parità, anche se non in modo “diretto” come in molti pensavano qualche mese fa.
La BofA si aspetta che l’euro dollaro chiuda il 2015 a quota 1.05, per poi arrivare alla parità nel primo trimestre del 2016.

Il cambio euro-dollaro si è già indebolito nelle ultime settimane, con il crescere dell’attesa di un QE2 della BCE nel mese di dicembre. Ci si aspetta che la BCE annunci un aumento del QE a dicembre che, insieme ad un aumento dei tassi della Fed nello stesso mese, dovrebbe spingere l’euro a livelli molto più bassi di quelli correnti.

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