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Euro-Dollaro, è ora del rimbalzo? Kaplan: rialzo tassi vicino ma non per forza a giugno
giovedì 26 maggio 2016, di
Il cambio Euro-Dollaro questa mattina, in attesa delle Borse europee, tratta in buon rialzo del +0,21% a quota $1,1179. Il cross al momento sale così per il secondo giorno consecutivo dopo una lunga fase di discesa. I dati macro di ieri si sono mostrati migliori per l’Eurozona visto che l’indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania del mese di maggio è risultato migliore di attese e precedente.
Deludente invece la proiezione sul PMI del settore terziario preliminare statunitense che si è contratto durante il mese corrente. L’economia statunitense continua quindi a dare segnali poco chiari e oggi avrà l’opportunità per “riscattarsi”.
Per la seduta odierna sono previsti in uscita alcuni importanti market mover soprattutto riguardanti l’economia oltreoceano. Intanto, il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, allenta un po’ la pressione sui mercati, dichiarando di attendersi un rialzo dei tassi nel breve periodo ma non per forza per giugno.
Euro-Dollaro in rialzo dopo indice IFO e PMI dei servizi USA
Il cambio Euro-Dollaro “rialza la testa” dopo un lungo periodo di discesa. Questa mattina il cross tratta in positivo per la seconda seduta consecutiva in scia dei dati macro vistisi ieri.
L’indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania, sulla situazione attuale tedesca e sulle aspettative di business di maggio è risultato oltre il consenso e il dato precedente. Invece, i dati statunitensi continuano a lanciare segnali in chiaroscuro.
Se da un lato le vendite di nuove abitazioni hanno segnato un importante rimbalzo nel mese di aprile, ciò non vale per il PMI preliminare dei servizi. L’indice si è contratto nel mese di maggio, così come quello del settore manifatturiero.
Tale dinamica non ispira fiducia poiché indica che l’economia sta crescendo ad un ritmo molto lento con rischi addirittura di contrarsi visto che il PMI preliminare della manifattura è risultato pari a 50,5 (mezzo punto al di sopra della soglia minima).
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, giovedì 26 maggio
Oggi usciranno altri market mover di rilievo stavolta principalmente per gli Stati Uniti. Dagli USA infatti si attendono i seguenti dati nel corso della giornata:
- richieste di sussidi di disoccupazione iniziali e continue ore 14:30;
- principali ordinativi di beni durevoli (aprile) ore 14:30;
- ordinativi di beni durevoli (aprile) ore 14:30;
- contratti pendenti di vendita di abitazioni (aprile) ore 16:00.
Per l’Eurozona non sono attesi particolari market mover se non il PIL trimestrale della Spagna in uscita alle ore 09:00 e le vendite al dettaglio italiane di marzo in uscita alle 10:00.
Euro-Dollaro: rialzo dei tassi vicino ma non per forza a giugno o luglio - R.Kaplan
Ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan. Il banchiere centrale si è mostrato più cauto dei suoi colleghi, dichiarando di aspettarsi un rialzo dei tassi in un tempo molto vicino ma che non deve essere per forza a giugno o luglio.
Kaplan ha detto che se i dati macro americani mostreranno segni di ripresa sarà lui stesso a richiedere un rialzo dei tassi nell’immediato futuro. L’approccio del presidente è quello di valutare ad ogni riunione la possibilità di un rialzo dei tassi e avverte che sta monitorando (sia lui che i membri del board Fed) con attenzione l’evoluzione della questione Brexit.
Euro-Dollaro: analisi tecnica su base giornaliera
La configurazione grafica del cambio Euro-Dollaro va via via deteriorandosi nel breve-medio termine. La media a 21 periodi si sta incurvando sempre più dirigendosi verso quella di medio periodo lanciando così uno spunto negativo per le prossime sedute.
Il cross si sta dirigendo verso il target ormai “dichiarato” della media mobile di lungo periodo ferma in area $1,1102 anche se potrebbe aver trovato un punto per un minimo rimbalzo. Il cambio sembra aver trovato appoggio nella banda di Bollinger inferiore da cui sta provando una risalita. Risalita che potrebbe portare il cross a riapprocciare quanto meno la media a 60 periodi a $1,1281.
Gli indicatori tecnici in questo senso segnalano un abbassamento della pressione ribassista, visto che il RSI ha rimbalzato dall’area di ipervenduto mentre l’ADX segnala una minor forza del trend negativo a favore di quello positivo.
Il target di fondo rimane sempre quota $1,1102 ma potremmo aspettarci un pullback verso l’area di $1,1281 per le prossime sedute.
