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Euro/Dollaro a picco dopo le dichiarazioni FOMC: come si spiega?
giovedì 31 ottobre 2013, di
Considerando che nel complesso l’economia statunitense non gode di particolare salute negli ultimi periodi, specie a seguito dello shutdown del governo, non sorprende che la Federal Reserve abbia deciso di non apportare alcuna variazione del piano di stimolo monetario che prevede l’acquisto di titoli per 85 miliardi di USD al mese (il piano del quantitative easing).
Tuttavia, dopo le dichiarazioni di ieri sera, abbiamo assistito ad un repentino rally del Dollaro che si è spinto al rialzo contro l’Euro portando il cambio EUR/USD da un massimo di 1.3784 a 1.3698, zona che il cambio non ha lasciato visto che nelle prime ore di questa mattina gli scambi continuano ad avvenire nella metà del range 1.36.
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Come si spiega questo rally del Dollaro?
Visto che non è stata certo l’azione della Federal Reserve a far muovere il cambio Euro/Dollaro, sono state senz’altro le parole e infatti si possono individuare almeno tre elementi "dollaro-positivi" in quanto dichiarato dal FOMC.
- L’outlook economico, migliora?
Nonostante i numeri piuttosto pallidi sul mercato del lavoro, Bernanke ha detto che le condizioni sul labor market stanno migliorando (?).
Una rapida ricognizione sui Non-Farm Payrolls e vediamo un aumento delle assunzioni piuttosto debole per tre mesi consecutivi. Secondo le proiezioni, anche il dato relativo ad ottobre che sarà pubblicato la prossima settimana potrebbe rivelare una crescita di appena 120 mila unità, segnando in questo modo un vero e proprio declino delle assunzioni dal mese di giugno.
Nonostante questa situazione, la Fed ritiene comunque che l’economia sia in fase di (moderata) espansione, proprio come diceva nei mesi scorsi. Al momento, gli uomini del FOMC continueranno ad attendere fino a quando non ci sarà prova evidente di una crescita continua.
- Avete dimenticato lo shutdown e il debt ceiling?
Con buona probabilità, la chiusura del governo Federale e la questione del debt ceiling siano stati i temi che più di tutti hanno influenzato l’ultimo mese dell’economia a stelle e strisce. Lo shutdown, ovvero la parziale chiusura di tutti gli uffici ed i servizi federali è durato per circa due settimane e, a detta di molti economisti, avrà sicuramente effetti di trazione sull’andamento dell’intera economia.
Tuttavia, la banca centrale statunitense è sembrata ieri completamente indifferente a questi temi; Bernanke infatti non ha fatto cenno alla possibilità che lo shutdown rappresenti un freno per la crescita economica e nessuna allusione al fatto che la Fed potrebbe dover intervenire sulla propria politica per arginarne gli effetti.
- Tutto sul Tapering
Infine, i mercati hanno reagito positivamente anche perché Bernanke non ha fatto alcun accenno al possibile posticipo del tapering, come invece ha fatto nelle precedenti dichiarazioni. Da qualche settimana i mercati hanno iniziato ad individuare marzo 2014 come data possibile per l’avvio del tapering anche se il peggioramento dei fondamentali economici USA ha spinto più di qualcuno a supporre che la riduzione degli acquisti possa aver inizio nella seconda metà del prossimo anno.
Concludendo
Tutto ciò che ha detto Bernanke è in sostanza che la banca centrale continuerà a monitorare attentamente i dati economici degli Stati Uniti e, per questo, possiamo aspettarci che nei prossimi giorni le reazioni del dollaro ai market mover saranno più evidenti di quanto non siano state negli ultimi periodi.
Il rally del Dollaro USA dopo le dichiarazioni del FOMC è stato più che altro un rally dovuto alle parole che la banca NON ha detto. Chi si aspettava dichiarazioni palesi sul posticipo del tapering ha invece scoperto una banca centrale non troppo pessimista.
Molti ritengono possibile che la Fed inizi a ridurre gli acquisti già dal prossimo dicembre. Tu cosa ne pensi? Scrivicelo nei commenti
