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Euro Dollaro 2013: si va verso 1,20 o 1,40?

giovedì 18 luglio 2013, di Dimitri Stagnitto

La domanda che tutti i trader sul mercato forex si stanno facendo è "il cambio Euro Dollaro andrà verso 1,40 o verso 1,20 da qui a fine 2013?".

La domanda è piuttosto controversa visto che, come sottolineato da Nicola D’Antuono un paio di giorni fa Goldman Sachs vede il cambio Euro Dollaro verso 1,40 mentre Bnp Paribas e altri big player sui mercati vedono euro dollaro a 1,20 da qui a fine anno.

Chi ha ragione?

Diamo un’occhiata al grafico settimanale di EURUSD:

Il quadro di quanto accaduto da inizio anno è abbastanza chiaro: il Cambio Euro Dollaro sta scendendo dai massimi toccati proprio a inizio anno dopo una salita iniziata esattamente un anno fa dai minimi in zona 1.20.

Nella sua discesa l’EURUSD si è però bloccato per ben 3 volte poco sotto 1.28: un livello che rischia di diventare un muro psicologico pesante per il cambio.

L’autunno 2013 porterà a un nuovo rally o proseguirà la discesa verso 1.20? Molto dipende da Ben Bernanke sul lato del dollaro, mentre sul versante europeo potrebbero essere le elezioni tedesche a dare il via a un movimento direzionale.

Dollaro: Bernanke drenerà liquidità?

Nelle ultime settimane Bernanke è passato dall’annunciare con certezza la riduzione delle politiche espansive per poi contraddirsi poco dopo portando il dollaro a indebolirsi di colpo proprio mentre EURUSD stava testando nuovamente area 1.2780: senza il dietro front del chairman della FED probabilmente il cambio avrebbe rotto il supporto anziché rimbalzare per la terza volta da inizio anno.

Nelle ultime ore (Bernanke ha parlato ieri e parlerà di nuovo oggi) sembra emergere il fatto che la FED andrà comunque verso una graduale riduzione degli stimoli monetari anche se i recenti dati economici americani sono stati molto deludenti e fanno pensare ad una possibile ripresa della crisi. Anche l’evoluzione di questi dati potrebbe essere determinante nel cambiare (di nuovo) l’approccio della FED nei prossimi mesi con conseguenze importanti sul dollaro USA.

Euro: autunno caldo per l’unione monetaria?

Sul lato europeo come al solito l’estate rallenta l’azione politica ed economica, tuttavia non bisogna dimenticare l’appello di settembre con le elezioni in Germania: quando i vari partiti in corsa potranno smettere di mantenere i problemi dell’Europa in freezer per motivi elettorali e il nuovo governo tornerà a proporre una politica in ambito Europeo i fragili equilibri attuali potrebbero cambiare.

Da non sottovalutare anche un possibile exploit del nuovo partito tedesco anti-euro o una possibile politica di sgancio dall’unione monetaria da parte del nuovo governo tedesco: l’autunno potrebbe essere ricco di sorprese... e di problemi per la zona Euro.

In definitiva, tra Bernanke orientato a ridurre gli stimoli e l’Europa alla vigilia di nuovi riassetti l’ipotesi di un Euro ancora debole contro il dollaro da qui a fine anno sembra la più probabile. Attenzione però ai colpi di scena: su previsioni così a lungo termine (almeno per i tempi del mercato Forex) il rischio di capovolgimenti è sempre dietro l’angolo.

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