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Esame avvocato 2015/2016, le tracce della terza prova: la redazione dell’atto giudiziario
giovedì 17 dicembre 2015, di
Esame avvocato 2015/2016, ultime novità: sono uscite le tracce della terza prova di oggi, quella relativa alla redazione dell’atto giudiziario in materia civile, penale e amministrativa.
In queste ore, gli aspiranti avvocato sono alle prese con la terza prova dell’esame avvocato 2015/2016. La prova di oggi dell’esame avvocato 2015/1016 riguarda la redazione di un atto giudiziario.
Sono state tre giornate intense per tutti i candidati, che con il superamento dell’esame avvocato 2015/2016 otterranno l’abilitazione alla professione forense. Il primo giorno i candidati hanno dovuto redigere un parere civile (se siete interessati alle tracce potete cliccare qui), mentre la seconda prova dell’esame avvocato 2015/2016 che si è svolta ieri è stata dedicata alla redazione del parere penale (clicca qui se vuoi leggere le tracce).
Quando usciranno i risultati delle prove scritte dell’esame avvocato? Per avere tutte le informazioni sui risultati dell’esame avvocato 2015/2016 potete leggere: risultati esame avvocato 2015/2016 prova scritta: quando escono?
Oggi, giovedì 17 dicembre, è la volta della terza prova, in cui i candidati dovranno redigere un atto giudiziario scegliendo tra tre tracce differenti: una di diritto civile, una di diritto penale e l’altra di diritto amministrativo.
Quali sono le tracce? I candidati sono in aula da qualche ora, quindi stanno cominciando a circolare in rete le tracce della terza prova dell’esame avvocato 2015/2016.
Esame avvocato 2015/2016: le tracce della terza prova
Di seguito riportiamo le tracce della terza prova dell’esame avvocato 2015/2016, in cui gli aspiranti avvocati dovranno redigere un atto giudiziario. Vi ricordiamo però che queste tracce sono state pubblicate su Internet nei vari blog del settore, quindi non c’è la certezza assoluta che siano quelle ufficiali.
Prima traccia, atto giudiziario in materia civile
Ecco la prima traccia dell’atto giudiziario di oggi, quello in materia civile: La banca Alfa, avente sede legale a Milano, con ricorso depositato presso il tribunale di Milano, ha in sintesi esposto: di essere creditrice della società beta della somma di euro 60.000 a titolo di saldo debitore relativo ad un rapporto di apertura di credito regolato in conto corrente, cessato alla scadenza del termine stabilito dalle parti; che l’adempimento delle obbligazioni da parte di Beta era stato garantito da Tizio, il quale si era impegnato a pagare ad alfa "a semplice richiesta scritta e senza eccezioni" tutto quanto dovuto dalla società debitrice a titolo di capitale e interessi moratori al tasso convenzionalmente stabilito; di aver dunque
interesse ad ottenere l’emissione di un decreto ingiuntivo di tale importo
nei confronti del predetto garante. Con atto di citazione validamente notificato, Tizio ha proposto opposizione eccependo: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso
da un giudice privo di competenza territoriale (pertanto, questa al tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia), la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di
pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell’usura. Assunte le vesti del legale della banca Alfa, rediga il candidato l’atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa della propria assistita.
Seconda traccia, atto giudiziario in materia penale
Ecco la seconda traccia dell’atto giudiziario di oggi, quello in materia penale: Tizio, incensurato, si reca presso un supermercato dove preleva da uno scaffale una bottiglia di vino, che immediatamente nasconde sotto il giubbotto, quindi oltrepassa la barriera della cassa senza pagare ed esce dal supermercato, ma subito dopo viene fermato da un addetto alla sorveglianza che lo aveva seguito sin dal suo ingresso nell’esercizio commerciale e lo aveva visto mentre prelevava e occultava la bottiglia. L’addetto alla sorveglianza chiama la polizia e tizio viene identificato e denunciato. Nessuno presenta querela. Tizio viene sottoposto a processo e all’esito del giudizio, viene condannato, previo riconoscimento delle attenuanti generiche, ritenute equivalenti alle aggravanti contestate, alla pena di mesi 6 di reclusione ed
euro 200 di multa, condizionalmente sospesa, in ordine al reato di furto aggravato di cui agli artt. 624 e 625.1,2 e 7 cp per l’uso del mezzo fraudolento e l’esposizione del bene sottratto alla pubblica fede. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più
idoneo alla difesa dello stesso.
Terza traccia, atto giudiziario in materia amministrativa
Ecco la terza traccia dell’atto giudiziario di oggi, quello in materia amministrativa: La società Alfa spa è affidataria del servizio di gestione rifiuti urbani del Comune di Beta, a seguito di procedura di evidenza pubblica. Il contratto con scadenza al 30.09.2015, con atto del 25.9.2015, è prorogato fino al 31.12.2015, in vista dell’espletamento di una procedura di gara, come espressamente affermato dal Comune nell’atto di proroga. Con deliberazione del C.C., in data 25.10.2015, il Comune di Beta decide la costituzione della Società denominata Gamma spa - compartecipata da altri Enti Pubblici Locali e, in forma minoritaria, dalla spa privata Omega - per la gestione del servizio in questione. Con successiva deliberazione consiliare, in data 31.10.2015, motivata con un generico riferimento all’interesse pubblico alla gestione diretta del servizio, il Comune di Beta dispone l’affidamento diretto (in house) alla Gamma spa del servizio di gestione dei rifiuti urbani, a decorrere dal 1.1.2016. Il legale rappresentante della Società Alfa si reca immediatamente da un avvocato e gli rappresenta i fatti. Il candidato, assunte le vesti del legale di Alfa, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla tutela delle ragioni della propria assistita, illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.