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Elezioni Giappone: vince Shinzo Abe
lunedì 17 dicembre 2012, di
Le elezioni in Giappone hanno il loro vincitore: Shinzo Abe del Partito Liberaldemocratico. Il settimo Premier in sei anni. Secondo gli exit poll potrebbe ottenere più di 240 seggi sui 480 che compongono la Camera Bassa. Abe è il riferimento della componente nazionalista giapponese, sostenuto anche dalla “Ganbare Nippon”, l’associazione che rivendica la sovranità giapponese sulle isole Senkaku/Diaoyu contro al Cina. “La vittoria dei Liberaldemocratici è maturata a causa del fallimento dei Democratici nel corso degli ultimi 3 anni” ha dichiarato Abe, che individua la priorità assoluta del suo mandato: sconfiggere la deflazione. Intanto lo sconfitto Noda si dimette dalla guida del Partito e sostiene: “E’ un risultato molto severo, ma é il giudizio del popolo giapponese”.
Cosa aspettarsi adesso dal Giappone?
Con la vittoria di Abe i temi al centro della campagna elettorale, probabilmente, saranno così gestiti:
- Rilancio dell’economia. Abe cercherà di sostenere l’investimento pubblico, come traino per quello privato, e ricorrerà allo stimolo fiscale, attraverso un budget straordinario, nonostante il debito. Coerente con una politica fiscale più aggressiva e espansiva, cercherà di svalutare lo Yen. E’ previsto inoltre il riacquisto di titoli del debito pubblico da parte della Banca Centrale;
- Energia. Secondo Abe il Giappone non può rinunciare al nucleare, a causa della povertà di altre materie prive e della pericolosa dipendenza energetica che potrebbe derivarne e che andrebbe ad aggravare la deflazione del Paese. Verranno quindi riattivati altri reattori nucleari.
- Politica estera. Secondo Abe bisogna porre fine alle rivendicazioni cinesi sulle isole Senkaku/Diaoyu, perché “parte integrante del territorio giapponese”, senza, tuttavia, alimentare tensioni con Pechino. Affermazione senz’altro ambiziosa che desta la preoccupazione globale sui rapporti sino - nipponici, a causa di una sovranità definita dallo stesso Abe “non negoziabile”. Tra i futuri obiettivi di politica estera: stringere l’alleanza con gli USA e attivare i negoziati per una partnership economica con l’UE.
Noda ha scontato le sue incertezze, la gestione dell’emergenza Fukushima e la delusione del popolo, che ha scelto di svoltare a destra con i liberaldemocratici e infliggergli una dura sconfitta. Il Partito democratico potrebbe non superare i 77 seggi, mentre la fazione di Abe potrebbe ottenere i 2/3 dei seggi (oltre 320), attraverso una coalizione con l’alleato New Komeito, e dare, finalmente, una certa stabilità al Paese. Per il rinnovo parziale della Camera Alta si voterà a luglio.
La reazione dei mercati è stata positiva con la Borsa di Tokyo in rialzo dello 0,94%.