Home > Altro > Archivio > Economia circolare: adesione della Regione Marche al Programma europeo

Economia circolare: adesione della Regione Marche al Programma europeo

martedì 2 febbraio 2016, di Felice Di Maro

Il 2 febbraio il consiglio regionale delle Marche ha approvato all’unanimità una proposta di risoluzione su quella che viene denominata “economia circolare”.

Si tratta di un nuovo modello di sviluppo che pone al centro la sostenibilità dell’ambiente e consente nuovi processi industriali per un nuovo sistema con il quale le materie vengano costantemente riutilizzate, ossia le lavorazioni non dovrebbero più generare prodotti di scarto.

L’obiettivo è che non si dovrebbero più bruciare i rifiuti. Impianti come i termovalorizzatori dovrebbero essere disattivati. In pratica si dovrebbe eliminare ogni forma di combustione dei rifiuti.

Sarà possibile?

Come è noto la realizzazione di nuovi inceneritori in Italia non è più possibile e si deve passare a nuove soluzioni di trattamento dei rifiuti. L’atto che è stato approvato ad unanimità verrà presentato al Senato dal Presidente Mastrovincenzo giovedì 4 febbraio nell’ambito di un incontro con la XIV Commissione sul programma di lavoro Ue per il 2016. L’incontro fa parte di quelle attività di confronto che consentono alle Assemblee legislative di prendere parte alla formazione del diritto europeo attraverso la collaborazione con il Parlamento italiano.

Un nuovo modo di fare impresa?

La speranza è che le emergenze ambientali che sono all’ordine del giorno possano creare le condizioni per un passaggio verso un economia circolare. Le emergenze ambientali che sono oggetto di attenzione continua da parte delle istituzioni impongono una nuova economia perché ormai il consumo delle risorse ha un ritmo che supera la capacità della terra di rinnovarle.

Il passaggio a un economia circolare comporterà benefici anche in termini di creazione dei nuovi posti di lavoro e potrà rilanciare la ricerca e nuovo sistemi di sviluppo nei vari settori nonché rilanciare l’innovazione dei cicli di produzione che sono fondamentali.

L’approvazione della Risoluzione da parte del consiglio regionale delle Marche ha messo in evidenza oltre alle aspettative, veramente notevoli e non solo per gli ambientalisti, anche varie problematiche legate al rilancio di una nuova economia nella regione. Con il Comunicato n.40 della Regione Marche si dichiara quanto segue:

Tra i tanti temi affrontati nella risoluzione quello legato alla promozione delle cosiddette “etichette verdi” dei prodotti anche al fine di contrastare le pratiche commerciali sleali. Nell’atto le Marche evidenziano la necessità di arrivare una nuova normativa europea in tema di etichettatura ambientale, per rendere effettivo l’impegno a una più efficiente gestione delle risorse, introducendo, ad esempio, l’indicazione della percentuale di materie prime-seconde utilizzate. In primo piano anche l’opportunità di promuovere metodi comuni di misurazione del rifiuto alimentare. In particolare, nella proposta di risoluzione, si auspica che “l’Europa promuova azioni ancora più efficaci per sostenere e diffondere buone pratiche di prevenzione dello spreco alimentare”. Le Marche invitano la Ue a una riflessione sulle percentuali minime di riciclo e auspicano “ulteriori linee di finanziamento specifiche” e maggiore sostegno per “la semplificazione amministrativa e la riduzione degli oneri burocratici connessi con l’attività di recupero della materia prima”.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.