Disoccupazione speciale edile: l’assegno resta fino a dicembre 2016. Quando e a chi spetta?

Disoccupazione speciale edile, un ammortizzatore sociale sotto l’occhio dei riflettori, soprattutto nel 2014, anno nel quale questo cruciale settore continua ad annaspare sotto la morsa della crisi economica e finanziaria. A fare chiarezza in merito, stavolta, è stato direttamente il Ministero del Lavoro, in risposta all’Associazione nazionale costruttori edili, il quale chiedeva chiarimenti sulla corretta applicazione del trattamento di disoccupazione.

Disoccupazione speciale edile: cosa cambia con la riforma Fornero?

La disoccupazione edile, infatti, originariamente era disciplinata dall’art. 11 della legge 223/1991, ma l’entrata in vigore della riforma Fornero ha sparigliato le carte in tema di ammortizzatori sociali. Il sistema unico di protezione dalla disoccupazione involontaria rappresentato dall’Aspi e dalla mini Aspi, in concreto, ha abolito molti dei sussidi precedentemente esistenti, compresi quelli riferiti al settore edilizio. In questo caso, però, l’abrogazione avverrà solo a partire dal primo gennaio del 20017: ciò significa, ovviamente, che l’assegno resterà in vigore fino al mese di dicembre del 2016.

I chiarimenti del Ministero del Lavoro

Attraverso l’interpello n. 14/2014, il Ministero del Lavoro ha chiarito non solo il persistere della disoccupazione speciale per l’edilizia, ma anche le condizioni da rispettare per poterne usufruire, che sono i seguenti:

• I lavoratori dovranno essere licenziati entro il 30 dicembre 2016;

• Il licenziamento dovrà avvenire da parte di aziende edili afferenti a circoscrizioni territoriali con rapporto tra iscritti alla prima classe delle liste di collocamento e popolazione residente superiore al 18,4 per cento;

• Il numero dei licenziati deve consistere in almeno quaranta unità, in modo da configurare la situazione di grave crisi occupazionale.

Solo con il rispetto di questi termini, il lavoratore edile licenziato avrà diritto a godere dell’assegno speciale di disoccupazione fino al dicembre del 2016.