Diritto: le coppie gay possono crescere figli,lo dice la Cassazione. E il Vaticano risponde: “Sentenza contro natura”

No ai pregiudizi sull’affidamento di un figlio ad una coppia omosessuale. Un bambino puó crescere bene anche in una famiglia che abbia genitori dello stesso sesso.
Lo stabilisce la Cassazione che, con una sentenza arrivata pochi giorni fa, concede l’affido esclusivo del minore ad una madre che vive con la compagna, nonostante le opposizioni del padre.

La storia

L’uomo, di religione musulmana, si era rivolto ai giudici per contestare “l’idoneitá sotto il profilo educativo, della famiglia composta da due donne legate da un legame omosessuale”.
La Corte d’appello di Brescia aveva rigettato la sua istanza, stabilendo che il figlio fosse affidato alla madre, ex tossicodipendente e alla compagna (una delle educatrici della comunità di recupero nella quale si era disintossicata), anche a causa di episodio violento del papá contro l’ex convivente, davanti agli occhi del figlio.
La Cassazione, con la sentenza n.601 ha bocciato il ricorso, puntualizzando che “alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza”, bensì “il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”.
Insomma non esiste nessuna prova che crescere con una coppia omosessuale possa nuocere ad un bambino e i giudici hanno deciso di affidarlo esclusivamente alla madre.

Le reazioni

Soddisfazione dalle associazioni omosessuali, che parlano di “sentenza storica” e chiedono la creazione di leggi apposite allo scopo di tutelare i diritti dei gay.
Dura invece la reazione di alcuni leader del Pdl. Maurizio Gasparri, capogruppo del partito al Senato, si dice contrario ad una sentenza che si oppone alle leggi vigenti giacchè “nel nostro paese non è possibile dare in affido un bambino a coppie dello stesso orientamento sessuale. Del medesimo avviso il Senatore Carlo Giovanardi.

Vaticano: “Sentenza contro natura”

Dopo la sentenza esplode la rabbia del Vaticano.
Secondo Don Mazzi “La Corte Suprema va contro natura perché è la natura stessa che richiede che un bambino viva con un padre e una madre“. Le prove scientifiche si scontrano con secoli di storia.
La Cei si sofferma invece sul “punto piú sconvolgente della sentenza”. Secondo la Conferenza episcopale “la pronuncia considera il bambino come soggetto manipolabile, attraverso sperimentazioni che sono fuori dalla realtà naturale, biologica e psichica, umana e che non si sa bene quanto dovrebbe durare”.

Francia: al via matrimoni e adozioni gay

E se, riguardo alla possibilità di permettere ad una coppia omosessuale di adottare un bambino, il Vaticano risponde “un figlio non `è una merce”, al parlamento francese si discute su un progetto di legge che liberalizzi i matrimoni e le adozioni per le coppie omosessuali.
Nonostante le polemiche degli ultimi giorni, sfociate nella manifestazione parigina “manif pour tous” che protestava contro le intenzioni dell’eliseo, il presidente Holland fa sapere che "la volontà dell’esecutivo continua ad essere quella di avviare il dibattito in Parlamento per arrivare a votare il progetto di legge“.