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Negoziati Brexit: secondo round su diritti cittadini Ue e conti finanziari
venerdì 21 luglio 2017, di
Quadro non chiaro e poche notizie hanno caratterizzato il secondo round del negoziato Brexit. Con Michel Barnier come Capo della delegazione Ue ed il ministro britannico per la Brexit, David Davis, si è discusso per quattro giorni sui diritti dei cittadini Ue nel Regno Unito, conti finanziari e giurisdizione della Corte europea. Questi temi sono stati al centro delle varie riunioni a Bruxelles presso la sede della Commissione europea. Le due parti si riuniranno per quattro giorni ogni mese.
Al termine di questo secondo round di negoziati Barnier ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Non siamo nello stato d’animo di fare concessioni alla Gran Bretagna dato che i negoziati cominciano appena, bisogna essere seri. So bene che ci sono compromessi che devono essere fatti nei negoziati ma non ci siamo ancora anche perché come volete che io possa lavorare se non abbiamo ancora un quadro globale di quello che la Gran Bretagna pensa sia coperto dall’accordo di ritiro dall’Ue.
In tempo reale il responsabile britannico per la Brexit David Davis invece si è dichiarato ottimista:
Siamo incoraggiati dai progressi sui diritti dei cittadini, gli obblighi finanziari e il rapporto con l’Irlanda, ci sono molte cose su cui essere positivi. Speriamo che manterremo questo modello di negoziati anche nelle prossime settimane.
Ci sono molte differenze su come i diritti di soggiorno dei cittadini saranno garantiti e come si gestirà l’area comune cosiddetta “di viaggio” in Irlanda. Theresa May ha comunque escluso che i diritti dei cittadini dovrebbero essere garantiti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea ma il governo britannico ha annunciato che i parlamentari sono disposti a discutere della legge di abrogazione che trasformerà le leggi dell’UE in leggi britanniche per due giorni dal 7 settembre. Al riguardo si è registrato che nella riunione dei ministri degli esteri presso la sede del Consiglio Ue, Boris Johnson, ministro degli esteri inglese, ha detto di essere soddisfatto dello stato del negoziato dichiarando:
Londra ha messo sul tavolo un’offerta equa, seria e molto buona per assicurare il futuro dei 3,2 milioni di cittadini europei che vivono nel Regno Unito.
E Alfonso Dastis, ministro spagnolo degli affari esteri, ha osservato di aver notato cambiamenti nella posizione britannica. Ha detto che ora Londra accetta che si dovrà essere un regime di transizione.
L’Ue ha affermato che i colloqui non inizieranno sui futuri accordi commerciali fino a quando non si giudicherà che sono stati registrati progressi adeguati sulle questioni sulle tematiche di separazione. Questo round negoziale si è caratterizzato con riunioni a livello tecnico sulle questioni dei diritti dei cittadini, accordo finanziario e la giurisdizione della Corte europea.
Importante il tema della doppia cittadinanza. Per l’Olanda sono circa 100mila le persone a rischio che possono perdere il passaporto perché chi prende la cittadinanza Gb non è più olandese. Sono queste le dichiarazioni rilasciate dal premier olandese Mark Rutte ed al riguardo ha detto:
Contrastare la doppia nazionalità rimane una delle nostre priorità. La doppia appartenenza, crea confusione sui diritti della persona.
Per la Brexit ci sono state anche altre tipologie di incontri. Mercoledì 19 a Berlino sono atterrati il principe William e la moglie Kate, la duchessa di Cambridge, per un soggiorno di tre giorni in Germania e naturalmente con i loro due bambini, George e Charlotte. Angela Merkel ha ricevuto la coppia dei giovani reali in cancelleria per un pranzo nel quale si è discusso anche della Brexit. Chiaro è stato il messaggio politico di Londra impegnata nelle complicate trattative per l’uscita dall’Ue.