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Dimissioni Renzi: le tappe verso il nuovo Governo
lunedì 5 dicembre 2016, di
Le dimissioni di Matteo Renzi, in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale, hanno di fatto spalancato la strada alla crisi di Governo scongiurata da tutta Europa e voluta da molti italiani a cui seguirà la formazione di un nuovo Governo.
Già dalle prime ore dopo il discorso di Renzi, l’Italia ha iniziato a pensare al nuovo Governo e ci si chiede non solo chi sarà il Presidente del consiglio, ma quali modalità sceglierà di seguire il Presidente della Repubblica Mattarella.
In questo articolo vediamo in continuo aggiornamento le tappe delle prossime settimane verso la formazione del nuovo Governo e vediamo anche in questo caso quante possibilità ci sono a disposizione di Sergio Mattarella. Cme si forma un nuovo Governo?
Prima del discorso di Renzi di questa notte, a colloquio telefonico con Mattarella, il capo dello Stato sembrerebbe avergli proposto l’ipotesi di inviare il Governo alle Camere e provare la strada di un Renzi-bis che non ha convinto il premier dimissionario, che ha offerto disponibilità al massimo per gli altri pochi giorni necessari all’approvazione della legge di Bilancio.
Ora è tutto nelle mani di Sergio Mattarella che inizia l’iter per la formazione di un nuovo Governo. Che Governo sarà? Con alte probabilità si esclude un governo puramente tecnico in favore di un nuovo Governo di scopo, probabilmente guidato da Padoan, forte della sua passata esperienza sia al Fondo Monetario Internazionale come economista e alla sua attività politica nel Governo Renzi.
Quali saranno gli obiettivi di questo nuovo Governo e quali le tappe per la sua formazione? Vediamo come si snoda il passaggio dalle dimissioni di Renzi alla formazione del nuovo Governo, il quarto non votato dagli elettori dopo Monti, Letta e lo stesso Renzi, che dovrebbe guidare il Paese fino all’approvazione di una nuova legge elettorale che garantirà elezioni politiche anticipate nel 2017.
Dimissioni Renzi: le tappe verso il nuovo Governo
Tutto ora è nelle mani del capo dello Stato, che è chiamato a scegliere il nome che traghetterà il Governo verso la nuova legge elettorale. In che modo formerà il nuovo Governo?
Con le dimissioni di Renzi sulla scrivania, Mattarella potrà soltanto decidere di aprire le consultazioni con i gruppi parlamentari per individuare un presidente del Consiglio in grado di portare avanti i compiti del Governo rimasti incompiuti.
Per i candidati è avanti il nome del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Vediamo quindi quali sono le tappe verso la formazione di un nuovo Governo a partire da domani.
Oggi, dopo il colloquio con il Presidente, il premier Renzi ha convocato il Consiglio dei ministri e oggi stesso le sue dimissioni saranno effettive.
Domani, invece, martedì 6 dicembre, si riunirà la direzione del PD e Renzi valuterà quanti nel partito rimarranno dalla sua parte e valuterà se dimettersi anche come segretario o rimanere in carica. Altri punti fondamentali della riunione saranno l’approccio verso una nuova legge elettorale.
Nella strada verso il nuovo Governo, sarà decisiva già la giornata di mercoledì 7 dicembre, quando sarà reso noto se Renzi resterà fino all’approvazione della legge di bilancio oppure no. In caso contrario, inizieranno proprio mercoledì le consultazioni al Colle in cui Mattarella incontrerà i gruppi parlamentari.
Una volta individuata la figura, il Presidente della Repubblica nominerà il presidente del Consiglio incaricato, che a sua volta aprirà una trattativa con le forze politiche per esporre il suo programma e sondare l’appoggio degli altri leader politici per formare una coalizione che consenta al Governo di essere solido.
In questo caso, si forma il nuovo Governo italiano.
Verso il nuovo Governo entro la fine dell’anno
Il Presidente Mattarella potrebbe rifiutare le dimissioni di Renzi e congelarle fino all’approvazione della legge di Bilancio, momento in cui verrà formato il nuovo Governo che traghetterà il Paese fino alla nuova legge elettorale.
Le tappe verso il nuovo Governo prevedono che entro la fine dell’anno avvenga il passaggio della campanella da Renzi al nuovo premier, forse anche entro Natale.
A gennaio 2017, invece, precisamente per metà gennaio, è prevista la sentenza della Corte costituzionale sull’Italicum. Quindi si apre un momento molto delicato per la politica italiana e per Mattarella che deve confrontarsi con il Movimento 5 Stelle e con la Lega che richiedono subito elezioni anticipate, anche in assenza di una legge elettorale. Il capo di Stato ha però messo in chiaro che ci sono delle scadenze e dei doveri che il Governo dovrà rispettare con la nuova nomina, come appunto l’approvazione della legge di Bilancio e della nuova legge elettorale.