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Decreto Destinazione Italia: AIE, bonus libri sta diventando una farsa
venerdì 7 febbraio 2014, di
Gli italiani, tutti ma proprio tutti, potranno, anzi avrebbero potuto acquistare libri compresi quelli scolastici e risparmiare fino a quasi 400 euro annui attraverso il meccanismo delle detrazioni fiscali. Tutto ciò era dato per certo fino a pochi giorni fa visto che era stato proprio il Premier Letta ad annunciare con soddisfazione la messa a punto di una misura finalizzata a promuovere la lettura e l’acquisto di libri. Così come in questo modo sarebbe stato possibile sostenere l’attività dei librai.
Decreto Destinazione Italia, un emendamento cambia tutto
In origine il provvedimento prevedeva detrazioni al 19% su un totale di 4.000 euro massimi di spesa per i libri, di cui per metà libri scolastici. Ora però tutto è cambiato visto che tra gli emendamenti al Decreto Destinazione Italia c’è anche quello che riduce fortemente gli sconti previsti. Marco Polillo, Presidente dell’AIE - Associazione Italiana Editori, ritiene che la vicenda relativa al bonus libri abbia assunto oramai i contorni di una farsa.
Bonus libri o bonus librai?
Peraltro l’emendamento presentato al Decreto Destinazione Italia sostituisce i beneficiari che non sarebbero più le persone fisiche e giuridiche, ma gli esercenti. La domanda quindi sorge spontanea: il bonus libri si è forse trasformato in un bonus per i librai?
Bonus libri, traditi i propositi iniziali
Si attende chiaramente l’approvazione definitiva del Decreto Destinazione Italia, ma da ora appare chiaro che il provvedimento è stato in tutto e per tutto snaturato rispetto a quelli che erano i propositi iniziali. Come mai quindi è stato annunciato un provvedimento che ora con l’emendamento presentato è tutta un’altra cosa? Forse per mancanza di copertura finanziaria? Ebbene, secondo il Presidente dell’Associazione Italiana Editori Marco Polillo se il Governo, a Decreto approvato, non avrà mantenuto le promesse, allora il Presidente del Consiglio Enrico Letta dovrebbe andare in Tv ed ammettere l’errore.