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Crisi, Attali: la Germania è la vera bomba a scoppio ritardato

mercoledì 21 novembre 2012, di Erika Di Dio

L’economista, scrittore e banchiere francese, nonché ex presidente della commissione per il rilancio della crescita Jacques Attali, che sta attualmente lavorando ad un rapporto sull’"Economia positiva e responsabile" per il presidente francese Hollande, ha risposto ad alcune importanti domande che gli sono state poste dall’Economist in questo clima economico così incandescente che si sposta dalle preoccupazioni sul declassamento della Francia, alla situazione difficilissima della Grecia, al vertice europeo di domani.

Ecco alcune delle risposte di Attali all’Economist:

Il declassamento di Moody’s è un segnale di allerta per la Francia?

Si tratta del risultato di una situazione ereditata che riguarda il mandato del presidente precedente. Indica che la Francia deve fare attenzione, né più meno di tutti gli altri paesi, e che deve realizzare le riforme necessarie. Non sanziona, ma al contrario incoraggia la politica attuale.

Hollande si muove nella direzione giusta?

Assolutamente sì. Ha immediatamente cominciato ad applicare le misure contenute nel rapporto sulla competitività di Louis Gallois, che ha a sua volta ripreso parte delle raccomandazioni fatte dalla Commissione per la liberazione della crescita che avevo presieduto con Mario Monti.

Secondo lei, il suo paese non è una bomba a scoppio ritardato in Europa, come si è letto nell’Economist?

La vera bomba a scoppio ritardato in Europa è la Germania, perché il paese è in difficoltà a causa della sua demografia e del suo catastrofico sistema bancario. La Francia ha invece un sistema bancario eccellente e una demografia forte. L’azione del governo francese finirà per ottenere risultati. A lungo termine, la Germania si troverà in una situazione più difficile della Francia. I media anglosassoni lanciano attacchi scandalosi per distogliere l’attenzione dai loro problemi. La realtà è che il mondo anglosassone, l’economia americana e quella britannica, sono in fallimento.

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