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Aziende agricole: le novità 2015 sui contributi per l’agricoltura

martedì 3 marzo 2015, di Roberto Rais

La contribuzione a carico delle aziende agricole per la manodopera occupata nel 2015 si fa più cara.

Stando a quanto chiarito da una circolare Inps, infatti, la contribuzione per l’anno è fissata al 45,3365%, con un incremento che - rispetto allo scorso anno - è atteso in seguito a quanto previsto dall’art. 3 del d.lgs. n. 146/97, che stabilisce che l’aliquota destinata al fondo pensione per gli operi agricoli aumenti annualmente di uno 0,70% (0,50% a carico del dipendente, 0,20% a carico dell’impresa), fino a raggiungere quella prevista per la generalità dei datori di lavoro.

Ora, considerato che per i lavoratori dipendenti delle aziende agricole è già stata raggiunta l’aliquota contributiva, a loro carico (8,84%), l’incremento di cui soprariguarda solamente la quota a carico del datore di lavoro. Pertanto, l’incremento è di 0,20%, con aliquota Ivs del settore primario che passa al 28,30%, di cui 19,35% a carico dell’azienda. Nulla varia invece per la quota Inail, considerato che in seguito alla riforma dell’istituto, la quota dovuta per l’assistenza infortuni sul lavoro, a decorrere dal 1 gennaio 2002, è fissata in misura pari a 13,2435%, invariata per il 2015.

Per quanto invece riguarda il limite minimo di retribuzione giornaliera, da valere per il 2014, ai fini dell’imposizione dei contributi dovuti per gli operai agricoli a tempo indeterminato è pari a 42,46 euro. Per la quota di retribuzione mensile superiore a 3.844 euro, pari al tetto pensionabile 2015 (46.123 euro), l’aliquota contributiva a carico degli operai a tempo indeterminato è maggiorata di un punto.

Infine, nessuna novità è stata prevista per quanto attiene le agevolazioni già in essere per l’anno 2010 in favore delle aziende che sono ubicate o che comunque operano nei territori montani, definiti particolarmente svantaggiati, e nei territori svantaggiati, comprese le aree della ex Cassa del Mezzogiorno (come previsto dall’art. 1 comma 45 della legge di Stabilità del 2011).

I contributi del 2015 sono dunque ridotti nella misura del 75% fino a luglio e del 70% da agosto, per i contributi a carico del datore di lavoro nei territori montani particolarmente svantaggiati, e sono ridotti nella misura del 68% per quanto invece concerne le zone agricole svantaggiate, comprese le aree dell’obiettivo 1 di cui al regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, oltre ai territori dei comuni delle regioni Abruzzo, Molise, Basilicata.

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