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Come investire su bond, tassi e valute secondo Goldman Sachs Asset Management
mercoledì 28 maggio 2014, di
Andrew Wilson, amministratore delegato di Goldman Sachs Asset Management International (Gsami) per l’area Emea e co-responsabile del Global Fixed Income e Liquidity Management team, ha fornito alcuni interessanti spunti operativi per investire al meglio nei bond e nelle valute. Intervistato da Plus24 de Il Sole-24 Ore, l’esperto della società di asset management americana ha dichiarato che oggi il rischio maggiore per gli investitori obbligazionari risiede nella duration dei bond emessi dai mercati sviluppati. Wilson si aspetta che i tassi di interesse nelle principali aree economiche mondiali siano destinati a salire nei prossimi anni, grazie a una crescita economica globale attesa sempre più robusta dopo anni di contrazione e in certi casi anche di recessione.
Secondo l’ad del colosso finanziario americano, la crescita mondiale sarà trainata ancora una volta dagli Stati Uniti dove la strategia suggerita è quella di “essere corti sui tassi di interesse, mantenendo una duration negativa concentrata in modo particolare sul segmento da 2 a 5 anni della curva statunitense”. Sui tassi europei, invece, la posizione di Gsami è di sostanziale neutralità, anche se viene rimarcato come le attese sono per tassi molto più bassi nell’eurozona rispetto agli Usa da qui a qualche anno. Il money manager ha dichiarato di avere una posizione lunga sul debito sovrano dell’Italia rispetto alla Germania. Alla base di questa scommessa c’è la convinzione che il Belpaese avrà maggiore stabilità politica in futuro, mentre l’ambizioso programma di riforme strutturali dovrebbe consentire un ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund.
Alla luce delle prospettive di miglioramento economico il gestore consiglia di andare short sui tassi di interesse americani, inglesi, giapponesi e svedesi, mentre viene incoraggiata l’assunzione di una posizione lunga sui tassi italiani e spagnoli rispetto a quelli tedeschi. Sul fronte valutario Gsami privilegia il dollaro americano, soprattutto contro yen giapponese e franco svizzero, mentre viene consigliato un approccio difensivo sull’euro a causa delle aspettative di nuove misure ultra-accomodanti da parte della BCE. Tra le valute dei mercati emergenti Wilson preferisce puntare sul peso messicano, che dovrebbe beneficiare del forte miglioramento dell’economia americana. In Asia viene consigliato il ringgit malese.