Come investire in azioni e bond nella seconda parte del 2015 secondo PIMCO

La volatilità sui mercati globali è in deciso aumento da inizio anno, a causa di una serie di fattori di carattere macroeconomico, finanziario e politico. Gli investitori devono fare i conti con il rebus tassi negli USA, il super-franco, i rendimenti negativi o vicini allo zero nel reddito fisso, l’inattesa frenata dell’economia degli Stati Uniti, il rischio Grexit, l’improvviso violento sell-off del Bund e tanto altro ancora. Investire in un contesto del genere diventa sempre più difficile, non solo per i risparmiatori retail ma anche per i grandi investitori.

Tuttavia è ancora possibile ricercare soluzioni redditizie e affrontare con la dovuta serenità i mercati. Ne è convinta PIMCO, il maggiore gestore di fondi obbligazionari al mondo, che ha provato a dettare le linee guida per investire con tranquillità nella seconda parte dell’anno. La società di asset management californiana punta alla costruzione di portafogli con solidi cash flow, allo stesso tempo in grado di gestire le brusche e frequenti esplosioni di volatilità.

In una recente intervista rilasciata a Wall Street Italia, due guru di PIMCO a New York – Tanya Sanwal e Raji Manasseh - hanno consigliato una strategia di medio periodo per esporsi su equity e bond mantenendo un profilo di rischio adeguato alla volatilità del momento. Secondo i due esperti è meglio essere cauti sul T-Bond USA, mentre resta appetibile la posizione lunga sui tassi di paesi come l’Australia soprattutto come hedge da eventuali rallentamenti dell’economia globale superiori al previsto.

Nell’ambito del fixed income, gli specialisti di PIMCO consigliano di puntare ancora sugli MBS mentre tra gli high yield bond è meglio preferire le obbligazioni senior garantite. Sui mercati emergenti piacciono i bond brasiliani, russi e messicani grazie ai tassi di interesse reali positivi, bilanci pubblici in salute e crescita economica inserita in un orizzonte temporale di lunghissimo periodo. Sul forex PIMCO consiglia di restare long sul dollaro USA contro euro e yen, mentre nell’equity viene consigliato un “overweight” sulle azioni europee.