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Cipro: l’accordo raggiunto è davvero una notizia positiva? Prospettive e dubbi

lunedì 25 marzo 2013, di Erika Di Dio

Cipro ha raggiunto un accordo con i suoi creditori poco prima della sua scadenza di martedì, diventando così il quinto paese ad ottenere un piano di salvataggio dopo l’inizio della crisi del debito nel 2009!

Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha lavorato duramente durante il fine settimana per negoziare un accordo con i funzionari dell’Unione europea a Bruxelles per salvare il suo paese dalla bancarotta. E sembra che i suoi sforzi siano stati ripagati!

Anastasiades è stato in grado di organizzare un accordo che prevede la chiusura della seconda banca più grande del paese, Laiki Bank, in cambio di un piano di salvataggio da 10 miliardi di euro.

Quante perdite?

In base alla proposta, il "pesce piccolo" sarà protetto dal rischio di perdite, in quanto i depositi inferiori a 100.000 euro saranno assicurati e si limiteranno ad essere trasferiti alla Banca di Cipro, la più grande banca del paese.

Ma il "pesce grosso" potrà subire enormi perdite invece. Secondo il piano di salvataggio, i depositi superiori a 100.000 euro (che non sono assicurati e non sono garantiti) saranno congelati e utilizzati per pagare i debiti, con grande costernazione delle società russe, che hanno una cifra stimata di 31 miliardi investiti a Cipro.

Una scelta difficile

Anche se ha salvato il paese dalla bancarotta, la decisione di piegarsi alle richieste della troika non è stata facile per i leader di Cipro, in quanto il popolo di Cipro ha protestato contro i colloqui per il salvataggio. Ma, come ha detto il presidente degli affari economici dell’UE Olli Rehn, il paese in realtà non aveva molte opzioni. Infatti è stato bloccato tra l’incudine e il martello, e gli sono rimaste solo "scelte difficili".

Alcuni credono che questo nuovo accordo sia ancora peggiore rispetto a quello proposto dall’Eurogruppo la scorsa settimana (quello che Cipro ha respinto). Secondo la vecchia proposta, i ricchi sarebbero stati colpiti da un prelievo del 9,9%. Con il nuovo piano, sono destinati a subire perdite molto più grandi, con le prime stime che dicono che si supereranno i miliardi.

Crisi scongiurata

Se il governo cipriota non avesse raggiunto un accordo prima della scadenza, la BCE non avrebbe fornito più alle banche cipriote l’accesso alle misure di liquidità d’emergenza. Questo avrebbe paralizzato il settore bancario e molto probabilmente avrebbe portato Cipro fuori dalla zona euro.

In realtà, analisti e consumatori si stavano preparando per il peggio. Gli operatori del mercato hanno iniziato a posizionarsi settimane fa nell’eventualità di un forte sell-off se Cipro non fosse riuscita a negoziare un piano di salvataggio. Nel frattempo, i cittadini si sono messi in fila presso gli sportelli automatici di tutto il paese per ritirare denaro. Le banche hanno risposto abbassando il limite giornaliero di ritiro da 260 EUR a soli 100 EUR al fine di evitare possibili assalti agli sportelli.

Mercati sollevati

Finora, l’accordo sembra aver avuto un effetto positivo sull’euro.

EUR / USD ha iniziato la settimana in gap ribassista. Tuttavia, il divario è stato rapidamente riempito, e abbiamo visto un rally dell’euro ancora più forte, una volta che si è diffusa la notizia dell’accordo di Cipro.

La domanda è: quanto ancora questo rally potrà continuare?

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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