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Cina, i dati rassicurano: la crescita è sopra le attese, PIL +6.7%
venerdì 15 luglio 2016, di
L’economia cinese torna stabile nel secondo trimestre, i prestiti e la spesa dei consumatori sostengono la ripresa mostrando la risposta della seconda economia più grande economia del mondo all’intensificazione del sostegno del governo.
Il prodotto interno lordo della Cina mostra un crescita del 6,7 per cento nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente, oltre le attese degli analisti al 6,6 per cento e in linea con il target di crescita del governo ad almeno il 6,5 per cento nel calcolo annualizzato, come riferito sul Calendario Economico.
La produzione industriale e i dati sulle vendite al dettaglio di giugno battono le attese, gli investimenti rallentano mentre un report separato dalla banca centrale cinese mostra un rialzo sopra il consensus della concessione di nuovi prestiti.
In risposta lo Shanghai Composite scambia ai massimi di tre mesi e lo yuan è tornato a salire.
L’aumento della concessione di credito e la ripresa del settore immobiliare quest’anno hanno alimentato la crescita della Cina, ma i mercati e gli investitori continuano ad avere dubbi circa la sostenibilità del debito in aumento. Ad ottobre la banca centrale ha lasciato i tassi di interesse invariati ma è stata aumentata la spesa pubblica e lo yuan è stato lasciato indebolirsi - tutto in risposta al calo di domanda internazionale che la Cina si sta trovando ad affrontare.
La ripresa della Cina: i dati di giugno
I dati di giugno mostrano l’economia della Cina riprende slancio nel secondo trimestre dell’anno.
- la produzione industriale è salita del 6,2 per cento a giugno rispetto all’anno precedente, contro il 6 per cento segnato a maggio e contro le stime degli economisti per un rialzo del 5,9 per cento.
- le vendite al dettaglio sono aumentate del 10,6 per cento, contro la stima mediana al 9,9 per cento.
- gli investimenti sulle immobilizzazioni hanno rallentato al 9 per cento nel periodo gennaio-giugno, contro le aspettative degli economisti al 9,4 per cento.
- la stima aggregata sui finanziamenti sale a 1,63 miliardi di yuan ($244 miliardi) nel mese di giugno, a fronte di una stima di 1,1 miliardi di yuan.
Il Partito Comunista della Cina ha in programma di raddoppiare la dimensione dell’economia entro il 2020 rispetto alla performance del 2010 e di mantenere un livello minimo di crescita medio del 6,5 per cento fino al 2020. Per raggiungere questi obiettivi, il governo è impegnato ad implementare nuovi driver che stimolino la crescita, l’innovazione e i servizi.
Ma con lo stallo della crescita degli investimenti, lo Stato si trova a dover ripiegare sulle vecchie dinamiche di stimolo per accelerare gli investimenti.