Home > Altro > Archivio > Cina: crisi del debito in arrivo? Attenzione alla seconda economia del mondo
Cina: crisi del debito in arrivo? Attenzione alla seconda economia del mondo
martedì 5 marzo 2013, di
Con la più grande economia del mondo di fronte a un potenziale rallentamento a causa del "sequestro", non è esattamente confortante scoprire che anche la seconda più grande nazione potrebbe essere nei guai. Quanto è grave la situazione in Cina?
Proprio la settimana scorsa, l’HSBC e i dati ufficiali del PMI manifatturiero per Febbraio si sono rivelati al di sotto delle aspettative e inferiori ai valori di Gennaio. Il primo è sceso da 52,3 a 50,4 mentre il PMI manifatturiero ufficiale è scivolato dal 50,4 al 50,1 invece di salire al 50,5 come previsto. Anche se entrambe le cifre sono ancora al di sopra di 50.0, che indica il livello di espansione del settore, le ultime letture si stanno avvicinando pericolosamente alla zona di contrazione.
Dati molto preoccupanti
Questi rapporti sono solo la punta di un iceberg. Uno sguardo più da vicino ai dati economici cinesi mostra che si sta per formare una crisi del debito. Finora, il dramma del debito dell’Europa e gli Stati Uniti ha occupando i riflettori, gettando un’ombra sul disastro finanziario incombente dall’altra parte del globo.
Secondo un’analista di Morgan Stanley, Ruchir Sharma, il debito complessivo pubblico e privato della Cina è aumentato a dismisura arrivando ad oltre il 200% del PIL nel corso degli ultimi quattro anni. Egli ha sottolineato che questo tasso di incremento del debito, in particolare nel settore privato, è senza precedenti per un paese in via di sviluppo.
Il debito privato della Cina
Andiamo a vedere da vicino la situazione del debito privato della Cina. La Banca dei regolamenti internazionali (BRI) ha dichiarato che il debito privato di un paese con un tasso di accelerazione del 6% in più rispetto al suo trend di 10 anni, dovrebbe essere visto come un segnale d’allarme finanziario. Il tasso del debito privato della Cina è attualmente superiore del 12% rispetto alla sua tendenza decennale, che è più veloce rispetto ai tassi osservati prima della crisi del credito negli Stati Uniti (2007), Giappone (1989), e Spagna (2008).
Anche il Fondo monetario internazionale (FMI) sta scuotendo la testa. Si dice che un paese con un debito privato che sta crescendo più rapidamente rispetto alla propria economia per tre-cinque anni deve essere strettamente sorvegliato. Ma la crescita del debito privato della Cina è stata superiore alla crescita del PIL dal 2008! Inoltre, il debito privato della Cina in rapporto al PIL è ora al 180%, che è quello che gli Stati Uniti e il Giappone hanno messo in mostra prima delle loro crisi finanziarie.
Con gli Stati Uniti, il Giappone, e la zona euro già in una difficile situazione, non farà bene alll’economia mondiale scoprire di doversi preoccupare anche per la seconda più grande economia. Potremmo vedere un ritorno dell’avversione al rischio, soprattutto se la Cina mostrerà ulteriori segni di un’imminente crisi finanziaria.
E questo solo per il futuro prossimo. Il FMI stima che se la crescita degli investimenti in Cina scenderà anche solo di un solo punto percentuale, ciò potrebbe costare alle supply chain regionali di economie come quelle della Corea, della Malaysia e di Taiwan dallo 0,5 allo 0,9% del loro Pil.
Si raccomanda allora di scegliere i propri investimenti con massima saggezza ed essere consapevoli del potenziale impatto di un rallentamento dell’economia cinese.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips |