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Cina: S&P taglia il rating. Cosa spaventa gli analisti?
giovedì 21 settembre 2017, di
S&P ha tagliato il rating della Cina che è così passato da AA- ad A+.
Nonostante la revisione sia stata di un solo gradino, la decisione ha portato ad interrogarsi sui motivi e sui timori che hanno spinto gli analisti ad operare un taglio del rating cinese.
A pesare sulle mosse di S&P è stata la crescita del debito in Cina che ha molto spesso preoccupato gli investitori e gli osservatori di mercato. Tale incremento, osservato per un prolungato periodo di tempo, è per gli analisti motivo di preoccupazione e potrebbe determinare rischi sia dal punto di vista economico che dal punto di vista finanziario.
A confermarlo la stessa agenzia che ha fatto notare come dal 2009 ad oggi le richieste degli enti finanziari al settore non governativo siano aumentare molto rapidamente in Cina, spesso più della crescita dello stesso reddito.
“Sebbene questo aumento del credito abbia contribuito ad una forte crescita del Pil reale e a un rialzo dei prezzi degli asset, riteniamo che in qualche misura abbia anche diminuito la stabilità finanziaria”,
hanno aggiunto dall’agenzia.
C’è comunque da specificare che, nonostante S&P abbia rivisto al ribasso il rating del Dragone, l’outlook degli analisti è rimasto stabile. Per questi ultimi, infatti, le performance economiche della Cina si manterranno solide mentre quelle fiscali miglioreranno, il tutto nei prossimi 3 o 4 anni.
S&P non è stata di certo la prima agenzia ad esprimersi con parere negativo sul rating della Cina. A maggio scorso gli analisti di Moody’s hanno tagliato il giudizio sul Paese per la prima volta dal 1989. Il rating della Repubblica è così sceso da AA3 ad A1.
Le previsioni di S&P
L’agenzia non si è limitata ad una sola revisione del giudizio ma ha anche tentato di fornire chiare previsioni future. Gli analisti hanno affermato che il rating potrà di nuovo salire davanti ad una minore crescita del credito e con un Pil reale ancora su robusti livelli di espansione.
Allo stesso tempo, però, gli esperti di S&P non hanno escluso un ulteriore ribasso del rating sulla Cina, che avverrà nel momento in cui il Paese non dimostrerà tutto il suo impegno nel frenare i rischi economico-finanziari derivanti dall’impennata del credito.