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Cassa integrazione, il futuro è nei lavori socialmente utili? La proposta Alessi
domenica 2 febbraio 2014, di
Lavoratori cassintegrati destinati ai lavori socialmente utili, è questa l’idea portata avanti da Alessi, azienda leader nel settore che opera nel design per la casa, e che sta suscitando l’interesse di molti. Infatti, se di riforma degli ammortizzatori sociali ci siamo occupati proprio recentemente, il mondo imprenditoriale italiano aspetta ancora con ansia che si mettano in cantiere le famose riforme che dovrebbero restituire competitività al nostro mercato del lavoro (in primis con la riduzione del cuneo fiscale), senza rinunciare però alle dovute tutele per i lavoratori, con particolare riferimento a coloro che perdono il proprio impiego.
Alessi: “La cassa integrazione in Italia? Non ha senso e non ce la possiamo permettere”.
Intervistato dal quotidiano “Il Giornale” oggi in edicola, l’amministratore delegato Michele Alessi non ha esitato a esternare le sue perplessità sullo strumento della cassa integrazione - così com’è concepita nel nostro Paese - sottolineando che:
L’Italia non se la può permettere.
Da qui la scelta, decisamente controcorrente, di destinare i dipendenti Alessi cassintegrati (quindi regolarmente retribuiti) a lavori socialmente utili. Infatti, il quartier generale di Alessi è a Omegna, nel Novarese, e proprio lì l’azienda ha proposto al Comune di dirottare i 350 dipendenti in cassa integrazione a lavori come la pulizia delle strade, la raccolta della frutta o l’aiuto nelle scuole. Insomma, tutti servizi di cui i Comuni, alle prese con bilanci spesso in rosso, hanno decisamente bisogno, ma che fanno sempre più fatica a offrire ai propri cittadini.
Un’iniziativa che è riuscita a convincere non solo i sindacati, ma anche i lavoratori stessi, i quali nell’88 per cento dei casi hanno dato la loro disponibilità ad aderire, sicuramente rassicurati anche dalla serietà di un’azienda che è presente nel nostro Paese da ben 93 anni.
Una proposta anche per il futuro?
Da sottolineare, inoltre, il fatto che questa idea abbia suscitato l’interesse anche della politica. E’ lo stesso Michele Alessi, infatti, a spiegare di aver avuto diversi contatti con alcuni senatori, cosa che ha portato alla presentazione di una proposta di legge per modificare la normativa sulla cassa integrazione guadagni. Il primo passo verso un lungo cammino di cambiamento? Forse sì, soprattutto se consideriamo che tra i firmatari ci sarebbe anche Pietro Ichino, esponente di Scelta Civica e stimato giuslavorista.