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Caos M5S: il sindaco di Quarto attacca il Movimento
lunedì 18 gennaio 2016, di
Quarto: continua lo scontro tra Rosa Capuozzo e il M5S.
Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo, espulsa dai vertici del M5S in seguito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il comune di Quarto e scosso il Movimento in profondità, non si arrende e sceglie di dire la sua usando l’arma del rimprovero.
Lo scontro Capuozzo-M5S, infatti, si è spostato sui social network. Il sindaco al centro dell’inchiesta condotta dal pm Woodcock, nonostante il pressing dall’esterno e dell’interno, sembra determinata ad andare avanti e, con un lungo post pubblicato su Facebook, si è lanciata in una dura invettiva contro il M5S, non solo per la decisione drastica di espellerla, ma anche per essere scappato davanti ai torbidi fatti di Quarto, “sacrificando”, quindi, un capro espiatorio.
M5S: l’attacco di Capuozzo su Facebook
Rosa continua a difendere la sua buona condotta e passa all’attacco. Dalla sua pagina Facebook il sindaco punta il dito contro il M5S, colpevole, secondo lei, di aver preferito scaricarla e lavarsi le mani davanti al caso di malaffare che ha coinvolto il comune di Quarto. Malaffare che, invece, i pentastellati avrebbero potuto combattere in prima linea confermando l’appoggio alla Capuozzo.
Sul suo profilo Facebook si legge:
“È inutile avere le mani pulite se poi le si tiene in tasca. Il M5S ha avuto l’occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo Sindaco che lo ha fatto, ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito, buttando anche il bambino insieme all’acqua sporca. Non si governano così i Comuni ed i territori difficili, non si abbandonano così migliaia di persone che hanno creduto in noi e nel movimento.
È una forma di rispetto che Quarto meritava: rimanere e combattere. È stata fatta una scelta politica in una stanza grigia di Milano. Io ho fatto una scelta di principio per i cittadini onesti di Quarto. Ora lavoreremo per il territorio in modo ancora più incisivo con i principi del movimento nell’anima. Mi ripeto citando Don Milani “è inutile avere le mani pulite e poi tenerle in tasca.”
M5S, le ultime verità del sindaco: il direttorio sapeva
Ma non è finita qui. Interrogata da Woodcock sulla circostanza se abbia informato il direttorio del Movimento a proposito del suo interrogatorio avvenuto il 24 novembre sulle presunte minacce ricevute dall’ex consigliere Giovanni De Robbio, il sindaco ha risposto di aver messo al corrente Roberto Fico immediatamente dopo esser stata sentita dalla Procura. Tale dichiarazione è contenuta nel verbale dell’interrogatorio del 12 gennaio scorso.
Secondo quanto riportato dalla Capuozzo, De Robbio aveva preso una posizione contraria a quelle che erano le linee del movimento, ma secondo Fico non c’erano, allora, “gli estremi” per azioni disciplinari nei confronti del consigliere comunale. Azioni che hanno portato alla sua espulsione il 14 dicembre scorso.
In quella occasione, la Capuozzo ha rivelato anche di aver intuito la natura illecita delle pressioni esercitate dal consigliere soltanto quando quest’ultimo fece riferimento ai presunti abusi edilizi eseguiti nell’abitazione in cui vive con il marito Ignazio Baiano (anch’egli indagato). In tale circostanza Rosa sarebbe stata intenzionata a denunciare e a registrare le conversazioni con De Robbio facendosi regalare una “penna in grado di videoregistrare”.
L’inchiesta giudiziaria intanto accelera. Domani il sindaco dovrà rispondere alla commissione parlamentare Antimafia coordinata dal pm Henry John Woodcock con i procuratori aggiunti Giuseppe Borrelli e Filippo Beatrice.
