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Cambio euro-dollaro storna a 1,135: pronto per un nuovo rialzo
giovedì 9 giugno 2016, di
Il cambio euro-dollaro è in ribasso durante la mattinata di oggi con la quotazione scesa fino a 1,135 dopo aver segnato il nuovo massimo di giugno a 1,141.
Il trend intrapreso dal cambio è virato al rialzo da una settimana, dopo che i dati sul mercato USA hanno ridimensionato le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Fed nel meeting di questo e, probabilmente, anche del prossimo mese.
Le prospettive di euro-dollaro sono quindi cambiate e attendono le novità che l’incontro del prossimo 15 giugno della Fed potrà riservare, a questo punto più vicine ad un ulteriore apprezzamento della valuta comunitaria.
La giornata di oggi si pone quindi come un momento di ritracciamento prima di una ripresa del rialzo che dovrebbe condurre il cambio alla conclusione della settimana in positivo, vista anche l’assenza di market mover rilevanti.
Dopo aver visto le importanti novità riguardanti il cambio NZD/USD, vediamo ora nel dettaglio l’andamento di euro-dollaro e i prossimi target ai quali potrebbe puntare.
Cambio euro-dollaro in fase di ritracciamento: ma è trend rialzista
Il cambio euro-dollaro ha terminato, con la fine del mese di maggio, il lungo ribasso che lo ha portato dai massimi annuali a 1,16 giù fino alle soglie dell’1,10.
Il rally del dollaro si è fermato, le ambizioni della Fed si sono ridimensionate e l’economia USA ha smesso di dare quel tipo di garanzie che durante lo scorso mese aveva dato l’impressione di poter fornire.
La situazione si è quindi ribaltata e, dopo i dati sul mercato del lavoro USA dello scorso venerdì, il cambio euro-dollaro ha rotto la trendline negativa di medio periodo e ne sta creando una nuova inclinata positivamente, come osservabile grazie al seguente grafico giornaliero:
La media mobile a 20 periodi, rappresentata in celeste, sta per tagliare al rialzo quella a 100 periodi, mentre il prezzo traduce questi segnali rialzisti con un avvicinamento deciso a quota 1,14.
Durante la giornata di ieri è riuscito l’abbattimento di questo livello ma euro-dollaro è stato respinto al ribasso dalla resistenza a 1,1415, coincidente con il livello 61.8 di Fibonacci.
Il ribasso della giornata di oggi potrebbe essere interpretato come una fase di accumulazione di quella spinta necessaria ad abbatere le due resistenze appena citate, in modo da consentire un ritorno stabile al di sopra dell’1,14 e un successivo raggiungimento della resistenza a 1,146.
L’abbattiimento di questi livelli rappresenterebbe un forte segnale rialzista per il cambio, che a quel punto vedrebbe possibile un ritorno ai massimi di maggio.
Dal punto di vista del timing, con molta probabilità, arriverà prima il prossimo meeting della Fed (15 giugno), che giocherà un ruolo fondamentale nell’ottica di una prosecuzione del rialzo e dell’apprezzamento dell’euro.
I tassi di interesse non verranno rialzati ma, come spesso capita, saranno le parole della presidente Yellen a suscitare le reazioni del mercato, con il rischio che la sfiducia nata lo scorso venerdì nei confronti dell’atteggiamento della Fed si continui a tradurre in un deprezzamento del dollaro USA.
Intanto euro-dollaro rimane rialzista e il MACD conferma l’andamento riprendendo possesso dei valori positivi e crescendo in maniera decisa. Allo stesso modo l’ADX mostra una forza assoluta del trend in rialzo, con il +DI in netto vantaggio rispetto al -DI.
Vedremo se la settimana si concuderà con ulteriori sorprese o se euro-dollaro preferirà attendere l’arrivo della prossima per compiere altri movimenti orientati al rialzo.
