Cambio euro-dollaro: previsioni per maggio 2016

Il cambio euro-dollaro ha chiuso il mese di aprile in sostanziale pareggio, aprendo e chiudendo gli ultimi 30 giorni nell’intorno di quota 1,14.

Il trend rialzista, che segue il crollo dello scorso dicembre, ha riportato il cambio euro-dollaro su dai minimi a 1,05, sostenuto in particolare dalla Fed e dal cambio nei toni avuto quest’anno.

Il cauto ottimismo della Yellen e del suo staff si è pian piano trasformato in timore per quelle che possono essere le conseguenze di un rialzo troppo anticipato dei tassi di interesse, con l’ultimo incontro che ha raffreddato ancor di più il clima in casa USA.

Nel prossimo mese di maggio non sono previsti interventi da parte delle due banche centrali con impatto sul cambio euro-dollaro, prospettiva che incoraggia il cambio a seguire gli scenari offerti dall’analisi tecnica.

Alla luce anche del calendario economico e dei principali market mover del mese, analizziamo ora l’andamento che il cambio euro-dollaro potrebbe tenere nel mese di maggio 2016.

Cambio euro-dollaro: previsioni e scenari per maggio 2016

Il cambio euro-dollaro è atteso ad un mese di conferma dell’andamento tenuto finora, fortemente orientato al rialzo.

Per avere una visione d’insieme più chiara prendiamo in considerazione il seguente grafico settimanale di EUR/USD, dove ogni candela rappresenta una settimana di contrattazioni:

Le ultime quattro candele raccolgono i movimenti del cambio euro-dollaro nel mese di aprile: essenzialmente un andata e ritorno tra quota 1,14 e 1,12.

Il trend tenuto dal cambio dopo il minimo toccato lo scorso 3 dicembre è rialzista e caratterizzato anche da una inclinazione positiva di rilievo.

Nel mese di aprile la media mobile a 20 periodi del grafico settimanale ha tagliato quella a 60, segnale rialzista che non si verificava da metà 2014.

L’indicatore Parabolic SAR sostiene l’andamento di euro-dollaro insieme alle medie mobili, mentre l’oscillatore MACD sale e guadagna terreno tra i valori positivi, come non accadeva da oltre due anni.

I segnali parlano chiaro: la previsione è di un rialzo del cambio euro-dollaro verso e oltre la resistenza a 1,146, con possibili target nell’area compresa fino a 1,17.

L’unica componente che frena gli entusiasmi è data dai volumi: al forte rialzo dell’ultima settimana non corrisponde un altrettanto convinto aumento nei volumi tradati, come segnalato dalla linea rossa in riferimento all’indicatore OBV.

La conseguenza di questa divergenza potrebbe tradursi sia in un inizio maggio di ritracciamento al di sotto dell’1,14 che in aumento dei volumi atto a ristabilire l’equilibrio con i livelli di prezzo.

In ogni caso l’attenzione rivolta all’andamento dei volumi non deve distrarre dalla forza trascinante di euro-dollaro, decisamente rialzista, con maggio che potrebbe rappresentare il ritorno per il cambio verso i livelli di inizio 2015, quando la quotazione viaggiava sopra l’attuale resistenza a 1,17.

Cambio euro-dollaro e market mover di maggio: via libera al trend

Il calendario economico, ad oggi, prevede solo 7 eventi ad alto impatto per il cambio euro-dollaro nel mese di maggio, e quasi tutti riguardanti gli Stati Uniti:

• indice ISM del settore manifatturiero USA, lunedì 2 maggio;
• variazione dell’occupazione non agricola USA, mercoledì 4 maggio;
• indice ISM non manifatturiero USA, mercoledì 4 maggio;
• scorte di petrolio greggio USA, mercoledì 4 maggio;
• buste paga del settore non agricolo USA, venerdì 6 maggio;
• tasso di disoccupazione USA, venerdì 6 maggio;
• inflazione Eurozona, mercoledì 18 maggio.

L’assenza di interventi da parte delle banche centrali e i pochi dati previsti ad oggi liberano il cambio euro-dollaro da accadimenti che possano snaturarne il percorso, lasciando al cambio la possibilità di seguire gli scenari offerti dall’analisi tecnica e la spinta rialzista.