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Cambio euro-dollaro in discesa. Draghi: “Rivediamo QE e tassi a marzo”
lunedì 15 febbraio 2016, di
Sul cambio euro-dollaro la moneta unica prosegue con il suo deprezzamento, portando l’euro-dollaro al test di nuovi minimi di sessione.
Il cambio euro-dollaro ha visto aumentare la pressione al ribasso dopo che il presidente della BCE Mario Draghi ha ripetuto ancora una volta che il Consiglio direttivo potrebbe riconsiderare l’attuale programma di politica monetaria durante la prossima riunione a marzo.
Già prima dell’intervento di Draghi al Parlamento UE, i mercati stavano già puntando un un possibile altro taglio sui tassi di interesse di deposito.
Cambio euro-dollaro: la reazione sulle parole di Draghi
In un primo momento il cambio euro-dollaro ha provato un rialzo ma ha subito proseguito co la discesa giornaliera segnando nuovi minimi di sessione sui nuovi commenti di Mario Draghi.
Draghi ha riferito che la Banca Centrale Europea è pronta a fare la sua parte e ha anticipato che “il consiglio direttivo rivederà e forse riconsidererà la politica monetaria a marzo”.
Il cambio euro-dollaro ha tentato il rialzo ma è stato respinto da area 1.1200, toccando nuovi minimi a quota 1.1169. Al momento in cui si scrive, il cambio euro-dollaro oscilla intorno a quota 1.1135, in ribasso dell’1.06%.
Il trading sul cambio euro-dollaro rimarrà con molta probabilità sottotono nella sessione di oggi, data la chiusura dei mercati statunitensi per il President Day.
Sul fronte del posizionamento sul cambio euro-dollaro, le posizioni short nette sull’Euro sono ai livelli minimi di ottobre scorso per un totale di 63.314 contratti, secondo quanto riportato dal CFTC del 9 febbraio.
Cambio euro-dollaro: livelli chiave
Sul cambio euro dollaro, una rottura di quota 1.1084 (minimo dell’8 febbraio) potrebbe portare il cambio verso 1.1062 (SMA a 20 giorni) fino a quota 1.1025 (SMA a 200 giorni).
Sul fronte rialzista la prima resistenza chiave sul cambio euro-dollaro è ai massimi dell’11 febbraio a 1.1378, seguita da 1.1460 (massimo del 18 settembre) e da 1.1496 (massimo del 15 ottobre).