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Cambio euro-dollaro post-Draghi e BCE: ecco cosa aspettarsi ora
venerdì 22 aprile 2016, di
Il cambio euro-dollaro si è mostrato confuso durante e a seguito della riunione di politica monetaria della BCE di giovedì.
Quali sono le previsioni sul cambio euro-dollaro dopo gli ultimi commenti di Mario Draghi la riunione della BCE di aprile?
Il cambio euro-dollaro assisterà ad un crollo della moneta unica?
Analizziamo la reazione del cambio euro-dollaro all’evento BCE e alle parole di Draghi e cerchiamo di individuare quali potrebbero essere i prossimi movimenti del cross.
Cambio euro-dollaro: la reazione a BCE e Draghi
Il cambio euro-dollaro è stato sulle montagne russe nella sessione di giovedì, dopo l’annuncio sui tassi della Banca Centrale Europea e la conferenza stampa del presidente Mario Draghi.
La BCE ha lasciato i tassi di interesse invariati e la scelta, anche se largamente anticipata dagli analisti di mercato, ha spinto in rialzo il cambio euro-dollaro a quota 1.1360.
Quando Mario Draghi ha iniziato a parlare in sede di conferenza stampa e ha evitato di fare riferimento ad un possibile nuovo stimo all’economia, scegliendo invece di sottolineare che alle politiche della BCE serve più tempo per poter funzionare, il cambio euro-dollaro è salito fino a un massimo di 1.1398.
Tuttavia, quando la sua conferenza stampa si è conclusa, il cambio euro-dollaro è tornato a scendere e ha finito la sessione in ribasso.
Cambio euro-dollaro: quali cambiamenti da BCE?
Questa inversione di rotta sul cambio euro-dollaro ha colto molti investitori di sorpresa perché il messaggio principale uscito dalla riunione di giovedì è che la BCE non ha in programma nell’immediato di aggiungere nuovi stimoli - né ritiene che l’euro sia scambiato ad un valore tanto alto da preoccupare la banca centrale circa il suo impatto sull’economia.
La BCE è ancora dovish, vede dei rischi ribassisti nell’area dell’euro e si aspetta che i tassi rimarranno a livelli ultrabassi o anche al di sotto dei livelli attuali per un lungo periodo di tempo.
Sul fronte positivo, Draghi ha sottolineato un miglioramento nel mercato del credito, il prezzo basso del petrolio sta sostenendo la domanda interna e l’inflazione dovrebbe salire nella seconda metà dell’anno e migliorare ulteriormente nel 2017/2018.Retour ligne automatique
La ripresa sta procedendo come previsto dalla BCE e l’unico commento che Draghi ha fatto sulla moneta unica è che il tasso di cambio non è un obiettivo della politica della banca centrale.
Naturalmente, Draghi non ha mancato di aggiungere l’obbligatorio «la BCE è pronta ad agire con tutti gli strumenti all’interno del suo mandato», ma «non ha discusso le misure di politica supplementari oggi.»
Cambio euro-dollaro post Draghi e BCE: cosa aspettarsi ora
Considerato che la paura del mercato che Draghi potesse fare marcia indietro e dire chiaramente che i tassi potranno essere tagliati di nuovo non si è concretizzata, il cambio euro-dollaro potrebbe essere considerato un buy sul supporto in area 1.1200.
Grande attesa la prossima settimana per la riunione della Federal Reserve e, proprio come la BCE ha dovuto riconoscere i recenti miglioramenti macroeconomici, la banca centrale degli Stati Uniti sarà costretta a riconoscere un peggioramento.