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Cambio euro-dollaro e riunione BCE, previsioni: ecco cosa aspettarsi - Goldman Sachs
lunedì 7 marzo 2016, di
Sono molte le previsioni sul cambio euro-dollaro in vista della riunione della BCE di giovedì 10 marzo, in cui la Banca Centrale Europea svelerà la sua decisione sui tassi di interesse e sul QE, e a seguito della quale il presidente Mario Draghi terrà la consueta conferenza stampa.
Goldman Sachs ha individuato diversi scenari sul cambio euro-dollaro a seconda di quello che sarà l’orientamento di politica monetaria mostrato dalla BCE.
Dopo anni di messaggi contrastanti, secondo Goldman la BCE dovrà mostrare una certa serietà nel perseguire il proprio target d’inflazione, anche a costo di aumentare la portata mensile del QE attualmente in corso.
La banca tedesca crede che la BCE abbia tutti i motivi per stupire i mercati questa settimana, non solo a causa della necessità di adempire alle prospettive sull’inflazione, ma soprattutto per la delusione generata a seguito della riunione dello scorso dicembre, con forti conseguenze sui mercati finanziari.
Cambio euro-dollaro e riunione BCE: ecco cosa aspettarsi
Il punto chiave per il cambio euro-dollaro, ma anche per tutti i mercati finanziari mondiali, sarà la decisione sui tassi di interesse sui depositi e il piano di acquisto titoli compreso nel Quantitative Easing.
Dalla prospettiva del cambio euro-dollaro, secondo Goldman Sachs, è utile tornare ai principi fondamentali. L’obiettivo principale di qualsiasi programma di QE è quello di incoraggiare il passaggio degli investimenti dai beni rifugio sicuri - i bund nella zona euro - verso attività più rischiose, tra cui le valute estere.
Il forte sell-off dello scorso anno sui Bund tedeschi, e la volatilità che ne seguì, ha compromesso la validità del QE della BCE, come testimoniato dal pull-back nei deflussi di portafoglio dei residenti nell’Eurozona al commento del presidente Draghi secondo cui "i mercati dovrebbero abituarsi a periodi di maggiore volatilità" durante la conferenza stampa dello scorso giugno.
La prima previsione di Goldman vede semplicemente la BCE stabilizzare il Bund ad un livello relativamente basso, in modo molto simile a ciò che ha fatto la BoJ all’inizio del QQE. Questa è l’opzione ribassista più potente per il cambio euro-dollaro.
Il passaggio dai bund ai titoli più periferici è la seconda previsione nella lista di misure preferenziali per la BCE di Goldman Sachs. Un piano di acquisto titoli maggiorato a 100 miliardi di euro sarà un forte driver ribassista sul cambio euro-dollaro.
Un altro taglio sui tassi di interesse di deposito è possibile, anche se gli effetti dei tassi negativi sono relativamente limitati. Tuttavia, un taglio di 10 punti base potrebbe creare due forti figure ribassiste sul cambio euro-dollaro.
La politica monetaria potrebbe tornare in campo come forte driver sul cambio euro-dollaro dato il forte bisogno della BCE di rifocalizzarsi sull’inflazione.
È questo il motivo principale per cui Goldman Sachs continua a vedere il cambio euro-dollaro a 0.95 nei prossimi 12 mesi.