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Cambio Euro/Dollaro: stabile, ma attenzione al G20. Equilibrio precario?

venerdì 15 febbraio 2013, di Federica Agostini

Dopo le forti perdite di ieri, oggi il cambio Euro/Dollaro sembra essersi stabilizzato. Dopo la pubblicazione dei dati sul PIL, deludenti per le maggiori economie della zona Euro, il cambio Euro/Dollaro ha perso parecchi pips, passando dal di sopra della linea 1.34 fino alla zona 1.3335. Ma a ridosso del G20, le micro congestioni sull’incertezza in zona 1.3340, possono essere considerate come un segno di equilibrio precario.

Euro/Dollaro sui fondamentali

La crescita economica è stata rilevata in contrazione in Germania, Francia e Italia, ma anche per l’Eurozona i numeri riportati non erano in linea con quelli preventivati dagli analisti.

Non solo, la bilancia commerciale italiana ha riportato una lettura inferiore alle aspettative, con un surplus più esiguo per il secondo mese consecutivo.

D’altra parte, invece, le richieste di sussidi per la disoccupazione negli Stati Uniti hanno riportato una lettura positivamente inferiore alle aspettative, con un valore di 341 mila unità rispetto alle 361 mila previste dagli analisti.

La settimana di trading si conclude con due importanti appuntamenti dagli Stati Uniti: il sentiment dei consumatori e le aspettative sull’inflazione a cura della University of Michigan. Infine, non dimentichiamo il G20 di Mosca, dove il tema della guerra di valute sarà certamente al centro della scena.

Durante la sessione Asiatica, Euro/Dollaro si è consolidato in zona 1.3363 per rimanere pressoché invariato durante la sessione Europea, in un range di trading compreso tra 1.3360 e 1.34. Al momento, le linee di supporto più importanti sono 1.3360 a 1.3290, mentre al rialzo la prossima linea sarà 1.34.

Euro/Dollaro drivers del sentiment

A guidare il sentiment e le aspettative dei traders sul cambio Euro/Dollaro abbiamo certamente:

  • I numeri deludenti della crescita nell’Eurozona: dopo la pubblicazione di ieri, infatti, l’Euro è stato oggetto di vendite e se le pubblicazioni continueranno a deludere le aspettative degli analisti è possibile che assisteremo ad ulteriori azioni di sell-off.
  • Occupazione USA: OK. Buona notizia per gli States dai numeri riportati ieri sull’occupazione e massima attenzione ai dati in pubblicazione oggi.
  • G20 di Mosca. Avrà inizio oggi il G20 di Mosca che, tra gli argomenti in agenda, non può non avere la "guerra di valute". La preoccupazione che ci siano alcuni paesi (vedi il Giappone) che possano decidere di manipolare al ribasso la propria valuta diffonde il timore di una "guerra valutaria" e divide in due l’opinione. Quindi, il G20 sarà un’importante occasione di ascolto delle divergenze e, si spera, possa portare ad un accordo che appiani la situazione senza che si arrivi al "conflitto" tra le banche centrali.

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