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Brent in aumento del 20%: perché sale il prezzo del petrolio?

domenica 8 febbraio 2015, di Flavia Provenzani

Petrolio ancora in aumento venerdì: il Brent ha raggiunto il guadagno più alto di due settimane in 17 anni.

Dopo il sell-off di giugno, perché ora il prezzo del petrolio risale?

La diminuzione del numero di impianti petroliferi e i disordini in Libia aiutano lo stallo del calo dei prezzi del petrolio che va avanti da giugno.

I prezzi del greggio sono aumentati di quasi il 20% nelle ultime sei sessioni, ma rimane circa il 50% al di sotto del massimo a partire dalla metà dello scorso anno a causa di timore su un eccesso mondiale di produzione di petrolio.

Lunedì l’OPEC pubblica un report dove l’organizzazione prevede più domanda per sé e meno per gli Stati Uniti, proprio a causa della diminuzione del numero di impianti petroliferi negli Stati Uniti.

I futures sul Brent hanno registrato un aumento del 9% in settimana, il risultato più alto dal 2011, e il 19% in due settimane, il più alto dal 1998.
Tuttavia, il rimbalzo dei prezzi è stato accompagnato da una tagliente volatilità sul mercato.
I futures sul greggio hanno subito oscillazioni quotidiane sul prezzo fino al 9% rispetto alla scorsa settimana.

Molti analisti ritengono che il mercato rimarrà in eccesso di offerta nella prima metà dell’anno, mentre la diminuzione degli impianti d’estrazione del petrolio e un ridimensionamento del piano di nuove esplorazioni suggeriscono che l’eccesso sul petrolio possa esaurirsi velocemente.

Diminuisce il numero di impianti petroliferi
Il numero di impianti di perforazione petrolifera in tutto il mondo è sceso di 261 nel mese di gennaio, come riporta la società di servizi petroliferi Baker Hughes. Il numero di piattaforme petrolifere degli Stati Uniti è sceso di 199 nel mese di gennaio. Questa settimana, altri 83 impianti statunitensi hanno chiuso.

"Gli investitori hanno iniziato a prestare attenzione al numero di piattaforme petrolifere solo la scorsa settimana, nonostante il fatto che sono in calo da settimane"

ha detto Gene McGillian, analista di Tradition Energy.

Il volume sul Brent a due settimane arriva ad un livello record di circa 3 milioni di contratti, come mostrano i dati di Reuters.
Il Brent è aumentato di 1,23 dollari, o 2,2%, arrivando a 57,80 dollari al barile.
Il greggio USA ha chiuso in rialzo di 1,21 dollari, o 2,4%, a 51,69 dollari.

A parte i dati riguardo la diminuzione del numero di impianti, il mercato ha beneficiato anche della situazione delicata in Libia.

Il report sul lavoro negli Stati Uniti più forte del previsto e un’ottima crescita dei nuovi posti di lavoro per il mese di gennaio anche sostengono il rialzo dei prezzi del petrolio, anche se i dati rafforzano anche le aspettative che un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed sia molto probabile entro giugno di quest’anno.

Fonte: Reuters

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