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Brasile: peggior dato sul pil dal 1990, ma il real vola!

giovedì 3 marzo 2016, di Nicola D’Antuono

L’economia del Brasile è andata a picco nel 2015, facendo registrando il peggior risultato degli ultimi 25 anni. Il pil è diminuito del 3,8%, confermando il paese in una profonda recessione (che ormai si protrae dal secondo trimestre del 2014). Per trovare un dato peggiore bisogna andare indietro al 1990, quando il pil perse il 4,3%. Nell’ultimo trimestre del 2015 l’economia è scivolata del 5,9% rispetto a dodici mesi prima, a causa dei bassi prezzi delle materie prime, al crollo degli investimenti e ai forti tagli alla spesa pubblica. Inoltre, il basso rating (oggi “spazzatura” per le principali agenzie di valutazione del debito) ha provocato un boom di deflussi di capitali esteri, creando tra l’altro i presupposti per una notevole svalutazione della moneta locale.

A complicare il quadro complessivo ci ha pensato il caos politico che si è generato attorno alla presidente Dilma Rousseff (che è sempre più impopolare tra la popolazione carioca), implicata in diversi casi di corruzione, in particolare quello relativo al gigante petrolifero Petrobras. La credibilità del governo centrale è diminuita tantissimo negli ultimi mesi, anche agli occhi degli investitori istituzionali. Il real brasiliano si è svalutato tantissimo, ma dopo il pessimo dato sul pil del 2015 si è apprezzato con decisione sul dollaro americano. Il tasso di cambio USD/BRL è sceso fino a 3,81, realizzando un guadagno del 3,5% da inizio mese. I record negativi per il real, risalenti a fine settembre scorso, sono sempre più lontani.

Le incognite sull’andamento della moneta sudamericana non sono però svanite nel nulla, complice le difficoltà dell’economia domestica a venir fuori dalla recessione (che dovrebbe continuare almeno quest’anno a un ritmo del 3,5% circa), l’inflazione balzata sopra il 10% e il forte rallentamento della domanda cinese. Il tasso di cambio USD/BRL potrebbe anche tornare a 3,70 o a 3,65, ma nel medio periodo non dovrebbe deprezzarsi in modo eccessivo soprattutto se la FED proseguirà la sua politica monetaria restrittiva avviata a metà dicembre scorso con il primo rialzo dei tassi di interesse negli Usa dopo quasi dieci anni. Per il 2016 il cambio Dollaro/Real non dovrebbe allontanarsi troppo dalla soglia psicologica di 4.

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