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Bot, Btp e Cct: aumentano le tasse a partire da gennaio 2014

mercoledì 23 ottobre 2013, di Salvatore Pirozzi

Dopo la manovra del Governo Monti di due anni fa che già tassava i piccoli risparmiatori torna in pompa magna il Governo Letta con una nuova tassazione sul risparmio.

Il calcolo del ministero competente prevedeva inizialmente di incassare circa 900 milioni di euro, adesso scesi a circa 530 milioni. La manovra introduce un nuovo escamotage tributario che vedrà un inasprimento del bollo anche sui titoli di stato. Le attuali previsioni, se la manovra non verrà modificata dal Parlamento, prevedono un prelievo del 2 per mille sul valore totale del deposito, quindi un incremento di altro mezzo punto. Questo rincaro entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2014.

Per rendere l’idea, in Italia ci sono circa 20 milioni di depositi titoli che contengono per la maggior parte obbligazioni di stato. Attualmente quindi i risparmiatori pagheranno più di bollo che di ritenute sugli interessi maturati in un anno.

Gli istituti di credito in tutto questo preleveranno solo in automatico per conto delle finanze, anche perché Bot,Btp, Cct non esistono materialmente, ma solo come semplici scritture contabili inserite nel deposito titoli gestiti dalle banche. Non tutti se ne accorgeranno subito, ma solo quando leggeranno le nuove modifiche unilaterali del contratto.

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