Home > Altro > Archivio > Boschi-Banca Etruria: il Movimento 5 Stelle presenta una mozione mentre (…)

Boschi-Banca Etruria: il Movimento 5 Stelle presenta una mozione mentre Renzi tace

giovedì 11 maggio 2017, di Alessandro Cipolla

Maria Elena Boschi e la Banca Etruria: in una conferenza stampa il Movimento 5 Stelle annuncia che presenterà una mozione di censura nei confronti della sottosegretaria, mentre Ferruccio De Bortoli conferma quanto scritto nel suo libro e Matteo Renzi tace sulla vicenda.

Non sembrano destinate a placarsi le polemiche riguardanti il presunto incontro tra Maria Elena Boschi e Federico Ghizzoni dove, stando a quanto riportato da De Bortoli, l’allora ministro delle Riforme chiese all’ex Ad di Unicredit di acquistare Banca Etruria.

Un colloquio che se confermato andrebbe a sbugiardare la versione che finora la Boschi ha sempre dato a riguardo di un possibile conflitto d’interessi nella vicenda Banca Etruria, dove suo padre Pier Luigi ai tempi era vice presidente.

Dopo gli ultimi sviluppi, il Movimento 5 Stelle ha annunciato una mozione di censura nei confronti della Boschi, che ha dato comunque mandato ai suoi legali di valutare gli estremi per eventuali querele, ribadendo la propria estraneità ai fatti contestati.

Boschi-Banca Etruria: mozione dei 5 Stelle

Torna alla carica il Movimento 5 Stelle annunciando una nuova mozione nei confronti di Maria Elena Boschi, attualmente sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio che sarà quindi di nuovo sulla graticola come avvenne nel 2015, quando la Camera respinse una richiesta simile dei pentastellati.

Sarà una mozione di censura e non di sfiducia in quanto, come spiegano alcuni deputati 5 Stelle in una conferenza stampa, questo è l’unico atto applicabile a un sottosegretario. Se la richiesta comunque dovesse essere accolta, la Boschi si vedrebbe togliere le deleghe.

Come annunciato quindi il Movimento presenterà una mozione, ma qui nasce un piccolo giallo. Con ogni probabilità infatti, i grillini faranno la loro richiesta alla Camera dove il Partito Democratico ha una larga maggioranza e non al Senato, dove invece al momento i voti per salvare la Boschi non ci sarebbero.

Senza i voti del Movimento Democratici e Progressisti, in Senato la maggioranza avrebbe serie difficoltà a respingere la mozione. Un’ipotesi questa che aprirebbe in maniera inevitabile una profonda crisi di governo, che potrebbe portare anche alla caduta di Gentiloni.

Ma allora perché non presentare la mozione a Palazzo Madama? Misteri della politica, ma una spiegazione potrebbe essere la volontà dei 5 Stelle di non forzare troppo la mano con il PD proprio adesso che, grazie anche all’appoggio di Forza Italia, il Legalicum tanto amato dai grillini potrebbe essere scelto come nuova legge elettorale.

Dal fronte delle accuse mosse alla Boschi, Ferruccio De Bortoli non fa marcia indietro anzi, in una conferenza di presentazione del suo libro “Poteri forti (o quasi)”, rincara la dose dicendo di essere sicuro delle sue fonti e di attendere la querela della sottosegretaria.

Maria Elena Boschi dal canto suo ha dato mandato agli avvocati Vincenzo Zeno Zencovich e Paola Severino, ex ministro della Giustizia, di verificare gli estremi per azioni legali sia contro De Bortoli sia nei confronti del Movimento 5 Stelle.

Intanto però nella ridda di voci che hanno espresso la loro opinione su questa vicenda pesano due silenzi: quelli di Federico Ghizzoni e di Matteo Renzi. L’ex Unicredit infatti è l’unico che può confermare le rivelazioni di De Bortoli, mentre per quanto riguarda il segretario del PD il discorso potrebbe essere più complesso.

Caso Boschi, una grana politica per il PD

L’euforia in casa Partito Democratico per gli ottimi risultati snocciolati dagli ultimi sondaggi politici nelle ultime ore è stata stemperata dal caso Boschi, tornata di nuovo nell’occhio del ciclone per il suo presunto coinvolgimento nella vicenda del crac di Banca Etruria.

Dopo le rivelazioni di De Bortoli, come era logico aspettarsi tutta l’opposizione, questa volta compresa pure la sempre garantista Forza Italia anche se con toni morbidi, si è scagliata contro la sottosegretaria.

Parole dure sono arrivate anche da Bersani e dalla sinistra in generale, con il Partito Democratico rimasto in pratica da solo a difendere Maria Elena Boschi, anche se all’appello è mancata la voce più importante, quella del capo.

Il profilo Twitter di Matteo Renzi infatti ha cinguettato nelle ultime ore riguardo l’approvazione della legge sul lavoro autonomo e sul tragico rogo a Roma costato la vita alle tre sorelle, ma neanche una parola riguardo la vicenda Boschi.

Questa grana con ogni probabilità Renzi la voleva proprio evitare, visto che arriva nel momento in cui lui e il PD si stavano rilanciando alla grande, sia dal punto di vista dell’immagine che sia per quanto riguardo il gradimento elettorale.

Una rimonta nei sondaggi dei dem nei confronti dei 5 Stelle che nelle ultime settimane sembrava essere inarrestabile, mentre ora i dubbi sull’operato della Boschi potrebbero rallentare questa corsa.

Aspettando quindi che Ghizzoni dica la sua in merito al presunto colloquio avuto con la Boschi, l’impressione è che l’intera vicenda avrà forti ripercussioni politiche, perché questo silenzio di Renzi sembrerebbe essere ancora più forte di mille parole.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.