Home > Altro > Archivio > Borse in positivo sul rimbalzo del petrolio, dollaro debole
Borse in positivo sul rimbalzo del petrolio, dollaro debole
giovedì 4 febbraio 2016, di
Le borse asiatiche segnano una ripresa nella sessione di giovedì, sull’aspettativa che la Federal Reserve - banca centrale degli Stati Uniti - non aumenterà i tassi di interesse nel 2016, offrendo nuova debolezza per il dollaro USA e dando spazio alla ripresa del prezzo del petrolio.
Borse in rialzo sulla debolezza del dollaro, rialzo del petrolio
Il dollaro USA ha registrato il peggior calo percentuale giornaliero escludendo le crisi del 1998 e del 2008, un sintomo di quante fossero le posizioni rialziste sulla valuta statunitense.
L’inversione ha dato la spinta necessaria all’andamento delle materie prime, portando il prezzo del petrolio in rialzo dell’8 per cento e allentando la pressione sulle azioni del comparto energetico e la propensione al rischio.
Tutto questo sta avendo effetti positivi sul mercati azionari; l’indice MSCI dell’area Asia-Pacifico escluso il Giappone è salito dell’1,9 per cento.
In Cina, l’indice Shanghai Composite ha conquistato l’1,8 per cento, con i volumi in calo in vista delle festività lunari. Hong Kong segna un +1,7 per cento, in parte perché la discesa del dollaro americano ha fatto diminuire la pressione sul peg con il dollaro di Hong Kong.
Gli investitori giapponesi, tuttavia, sono sembrati meno contenti della forza ritrovata dello yen contro il dollaro USA, spingendo il Nikkei in calo dello 0,85 per cento.
Anche Wall Street ha ricevuto sostegno dall’aumento del prezo del petrolio, recupernado le perdite iniziali di mercoledì, in una sessione molto volatile che ha visto il Dow Jones oscillare in un range di 420 punti.
Il Dow Jones ha chiuso a +1,13 per cento, mentre lo S & P 500 ha guadagnato lo 0,5 per cento e il Nasdaq Composite un +0,28 per cento.
I trader sono sicuri che il fattore che ha innescato la discesa del dollaro siano state le osservazioni del Presidente della Federal Reserve Bank di New York, William Dudley, secondo cui le condizioni finanziarie attuali saranno prese in considerazione in occasione della prossima riunione di politica monetaria a marzo.