Borse Asia: Tokyo prosegue il recupero, in rialzo gli altri indici. Bene Wall Street

Le Borse asiatiche continuano la fase di recupero intrapresa gli ultimi giorni della scorsa settimana. L’ondata di freddo registrata negli Stati Uniti e nell’emisfero nord hanno dato una spinta positiva ai prezzi del petrolio fermando così la fase bear dei prezzi del greggio. In particolar modo ha beneficiato l’indice australiano ASX200 grazie allo stop del declino del settore energetico, mentre la Borsa di Tokyo ha proseguito l’allungo di venerdì scorso quando ha chiuso la seduta in gain del +5,88%.

Chiusura di seduta positiva anche per i listini cinesi e gli altri mercati asiatici. Venerdì sessione di scambi positiva anche per Wall Street che si continua ad allontanare dai minimi visti l’inizio della settimana scorsa.

Borse asiatiche: il petrolio aiuta il recupero

I mercati asiatici proseguono i rialzi intrapresi gli ultimi giorni della scorsa settimana. L’ondata di freddo che ha colpito l’emisfero nord nel fine settimana ha fatto in modo di spingere a rialzo le quotazioni del petrolio allentando così la morsa della fase bearish. Al momento, il Brent scambia in territorio leggermente negativo a quota 32,81$ mentre il WTI è in leggero progresso registrando un prezzo di 32,25$.

La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta odierna in positivo del +0,9%, continuando il rialzo registrato lo scorso Venerdì nel quale il Nikkei ha rimbalzato del +5,88%. L’indice asiatico è stato sospinto in positivo dalla speculazione generatasi intorno alla Banca centrale nipponica (BoJ) che, secondo gli operatori del mercato, potrebbe mettere in campo nuovi stimoli monetari nella riunione di questa settimana.

Mercati: Barclays e IG avvertono su aspettative troppo alte dei mercati

Si è creata un’aspettativa anche intorno alle prossime mosse della Federal Reserve. I mercati pensano che l’istituto centrale americano potrebbe essere più dovish del previsto, visto il crollo del petrolio e lo stato di salute incerto delle economie dei Paesi emergenti e degli stessi USA.

Barclays però avverte che in entrambi i casi non ci si aspetta nessuna novità nonostante il calo dei prezzi del petrolio possa incidere sul recupero dell’inflazione a livello globale.

Dello stesso parere gli esperti di IG che sottolineano come a livello di fondamentali non sia cambiato niente e che il mercato potrebbe essere deluso dalle prossime mosse delle banche centrali. Se si verificasse questo, la reazione potrebbe corrispondere ad un nuovo sell-off che porterebbe a vedere minimi più bassi di quelli toccati la scorsa settimana.

Borse Asia: positivi tutti i listini. Respira l’ASX200 australiano

Nel frattempo comunque le Borse asiatiche continuano a recuperare parte del terreno perso. Oltre al Nikkei, anche la Cina ha concluso la seduta in rialzo. Lo Shanghai composite ha archiviato la seduta in rialzo del +0,8% mentre lo Shenzhen composite del +0,27%.

Buona performance per il listino australiano ASX200 che ha recuperato oggi il +1,84%, beneficiando del rimbalzo del greggio e più in generale delle materie prime. Salgono anche le altre piazze orientali: l’Hang Seng sta scambiando in rialzo del +1,07%, il Kospi del +0,74%, il Taiex di Taiwan del +1,78% e l’IDX indonesiano del +1,26%.

Wall Street continua ad allontanarsi dai minimi

Venerdì è stata una seduta molto positiva anche per Wall Street che ha terminato la sessione di scambi in positivo. Il Dow Jones ha finito in progresso del +1,33%, lo S&P500 del +2,03% mentre il Nasdaq del +2,66%.

La Borsa statunitense beneficia del rimbalzo del petrolio, allontanando momentaneamente lo spettro di default che aleggia su molte compagnie del settore.

Inoltre, il mercato USA potrebbe anch’esso pensare che la Federal Reserve abbandoni o allenti la stretta sui tassi di interesse visti i prezzi del petrolio così bassi.

Nella giornata di oggi non è prevista la pubblicazione di importanti market mover.