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Bonus mobili 2014, possibili novità in arrivo?

sabato 8 marzo 2014, di Valentina Brazioli

Bonus mobili 2014, le notizie giunte in questi giorni non sono state molto confortanti, in particolar modo dopo il flop del decreto Salva Roma bis. La storia di questo incentivo ha infatti conosciuto un percorso abbastanza incidentato, che ha avuto il suo avvio nell’ultima legge di Stabilità, approvata lo scorso mese di novembre. Eppure c’è chi giura che la questione non sia ancora del tutto chiusa.

Bonus mobili 2014 e la legge di Stabilità

Facciamo innanzitutto un piccolo passo indietro: il nodo della questione parte fin dai tempi della legge di Stabilità, la quale stabiliva effettivamente la detraibilità dall’Irpef al 50 per cento delle spese sostenute per mobili ed elettrodomestici, ma per una somma massima di 10 mila euro che non doveva comunque essere superiore al valore dei lavori di ristrutturazione. Un doppio vincolo, quindi, che rischiava di assottigliare parecchio i possibili benefici fiscali: di fatto, chi pensava di spendere 3 mila euro per ristrutturare la propria casa e 5 mila per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici poteva godere, rispettivamente, di una detrazione pari al 50 per cento nel primo caso (quindi 1500 euro), ma non del 50 per cento nel secondo (sempre 1500 euro di bonus e non 2500).

Il Salva Roma bis: che cosa cambiava e che cos’è successo

Successivamente, il vincolo che legava il bonus per i mobili alle spese per le ristrutturazioni era stato cancellato dal famoso decreto Salva Roma bis (articolo 1, comma 2, lettera A del dl n. 151/2013), così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2013. Purtroppo, non essendo stato convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione è come se non fosse mai entrato in vigore, quindi chi ha pensato di poter usufruire del bonus acquistando mobili ed elettrodomestici per somme superiori a quelle pagate per i lavori di ristrutturazione rischia di avere un’amara sorpresa: il decreto Salva Roma ter, infatti, non contiene traccia di disposizioni in materia e si è quindi tornati alle vecchie regole previste dalla legge di Stabilità.

La norma sarà riproposta?

In un quadro di sostanziale pessimismo, spicca una voce fuori dal coro: quella di Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo, il quale in un’intervista al quotidiano economico Italia Oggi si è detto convinto che la norma in questione sarà riproposta a breve in uno dei prossimi provvedimenti legislativi, forse già in sede di conversione del dl n. 16 2014.

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