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BoJ pensa alla vendita diretta di yen sul forex

lunedì 15 febbraio 2016, di Nicola D’Antuono

Il super yen sta mettendo la Bank of Japan in stato di massima allerta, in quanto variazioni percentuali così positive nei confronti delle valute più importanti potrebbero mettere a rischio le già fragili speranze di rilancio dell’economia e dell’inflazione. Sono quasi tre anni ormai che la BoJ punta su uno yen molto svalutato per rilanciare gli utili aziendali, la crescita economica e i prezzi al consumo. L’istituto con sede a Tokyo si trova ora a fronteggiare una delicata questione relativa al tasso di cambio della propria valuta, in una fase in cui gli investitori stanno portando avanti un forte processo di disinvestimento dei carry trade in yen.

Inoltre la valuta del paese del Sol Levante è da sempre un asset rifugio nelle fasi di maggiore turbolenza finanziaria sui mercati globali, tanto che la scorsa settimana il tasso di cambio Dollaro/Yen è crollato sui livelli del 2014 sotto 111. Giovedì scorso la moneta nipponica ha fatto registrare la maggiore impennata giornaliera dal 1998, facendo tornare nella mente degli investitori le giornate che seguirono lo tsunami del 2011 quando avvenne un improvviso rimpatrio di capitali che generò un boom pazzesco dello yen in pochissime sedute. Al rally dello yen fa da contraltare la caduta degli indici azionari nipponici.

Il Nikkei e il Topix hanno archiviato la peggior settimana dai tempi del crack di Lehman Brothers, con la maggior parte dei titoli bancari crollati sui livelli precedenti alla nomina di Haruiko Kuroda a governatore della Bank of Japan. Il programma di quantitative easing da 80.000 miliardi di yen all’anno e i tassi negativi sembrano non bastare a risollevare il sistema economico-finanziario giapponese. A questo punto le autorità monetarie nipponiche potrebbero valutare un intervento diretto sul forex per vendere yen e ristabilire l’equilibrio sul cambio in una fase ad alta volatilità.

Il responsabile degli assetti valutari delle autorità centrali di Tokyo, ovvero Masatsugu Asakawa, numero due del ministero delle Finanze dietro Taro Aso, sembrerebbe già pronto a mettere in piedi un piano di intervento diretto sul mercato delle monete per svalutare lo yen dopo questa fase di forte apprezzamento. I rumors parlano di un possibile intervento della BoJ nel caso in cui il cambio USD/JPY dovesse crollare sotto la soglia di 110 (stamattina sta rimbalzando a 114). Intanto a marzo la BoJ dovrebbe portare i tassi su valori ancor più negativi e forse rafforzare il piano di quantitative easing a 100mila miliardi di yen.

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