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Blockupy: la protesta contro l’austerità arriva sulle strade. Assediata la BCE
venerdì 31 maggio 2013, di
L’austerità non piace a nessuno e questa è ormai cosa nota. Ma da oggi cambia qualcosa. La protesta contro la politica economica più odiata del mondo (tranne che in Germania, ai tedeschi piace eccome, quando non viene applicata in casa loro) è arrivata sulle strade. E la notizia fa tanto rumore. Perché? Perché questa volta non sono più famosi economisti del calibro di Paul Krugman e Ken Rogoff a disquisire e litigare sui benefici o sui mali dell’austerity, ma sono dei semplici cittadini, in gran parte giovani, a dire basta.
Gli attivisti di “Blockupy” infatti, costola del più famoso movimento “Occupy Wall Street” hanno deciso di far sentire la loro voce e di farlo direttamente nel luogo simbolo dell’economia europea: la sede della BCE.
La mobilitazione
Migliaia di persone (2500 secondo il movimento, 1400 per la polizia) sono arrivate oggi a Francoforte per gridare ai vertici europei “Basta con l’austerity”. Una protesta compatta ed organizzata che durerà tre giorni.
Vengono da tutte le parti del continente: Spagna, Italia, Belgio, Francia. Issano barricate, spostano transenne, impediscono ai funzionari della Banca Centrale di entrare nei loro uffici.
Oggi le stanze del grattacielo che ospita i funzionari bancari sono deserte. In pochi sono riusciti ad accedervi.
La polizia è schierata, c’è già stato un primo scontro con i militanti anticapitalisti, ma per ora, fortunatamente, nessun danno grave.
Poi l’annuncio al megafono accolto da balli e urla di gioia: “La BCE ha chiuso, nessuno andrà a lavorare”. Nonostante le smentite dell’Eurotower, i ragazzi di Blockupy fanno festa.
La BCE è conquistata, i militanti vanno via, ma non si disperdono: adesso tocca alla Deutsche Bank e all’aeroporto. I motivi? Sempre gli stessi.
Domani inoltre, in concomitanza con il 15esimo anniversario della fondazione della Bce, è in programma una manifestazione nel centro di Francoforte, previsti 20mila partecipanti.
Le ragioni della protesta
Protestare contro l’austerity e le politiche anti-crisi. Come? Impedendo a chi ogni giorno si occupa di questo di andare a lavorare.
“Coloro che stanno gestendo la crisi non hanno legittimazione democratica e non stanno portando avanti misure in grado di far riprendere l’economica, ma soltanto scelte irresponsabili ai danni delle popolazioni”,
spiega un attivista.
“Il nostro scopo principale è quello di mostrare che il regime di crisi che sta governando l’Europa funziona solo per il profitto. Uno dei suoi luoghi simbolici è la BCE, il luogo del regno economico e finanziario sull’Europa”,
riecheggia un altro.
A prescindere da tutti, possiamo dire che gli attivisti di “Blockupy” uno scopo lo hanno raggiunto: attirare l’attenzione. È la prima volta che dei comuni cittadini protestano direttamente contro le direttive provenienti dai vertici continentali. E sembra significativo. Non solo gli economisti, neanche i cittadini vogliono più l’austerity e lo stanno dimostrando.