Home > Altro > Archivio > Bitcoin sbarca a St Moritz
Bitcoin sbarca a St Moritz
martedì 9 gennaio 2018, di
Novità per il Bitcoin che potrà essere utilizzato per pagare l’accesso alle piste di St Moritz, nel Canton Grigioni. La stazione sciistica della valle dell’Engadina sarà la prima in Svizzera ad accettare pagamenti nella criptovaluta più famosa al mondo.
Bitcoin accettato a St Moritz
Il Bitcoin sarà una delle modalità di pagamento per accedere alle piste sciistiche di Sankt Moritz, a comunicarlo è il direttore dell’ente turistico Markus Meili al quotidiano Südostschweiz.
Meili ha dichiarato al quotidiano di non essere preoccupato dello scoppio della bolla bitcoin, nonostante il suo valore sia salito da gennaio 2017 da 1000 a 17.000 dollari in un anno. Ha poi aggiunto:
Noi dobbiamo anche accettare l’euro, indipendentemente dal suo tasso di cambio. Noi dobbiamo stare al passo coi tempi, specialmente quando si tratta di digitalizzazione
Meili ha inoltre parlato a proposito dell’assenza di intermediari quando si fanno transazioni in bitcoin, il che equivale a un notevole risparmio in commissioni.
Secondo alcuni esperti svizzeri in materia di Bitcoin ci sono poco più di 200 aziende in tutti i settori della Svizzera che accettano pagamenti in questa criptovaluta.
A settembre, la cittadina svizzera di Chiasso, al confine con l’Italia, ha annunciato che sarà possibile pagare in Bitcoin tasse fino a un valore di 250 franchi svizzeri (CHF). Sempre nel mese di settembre un ristorante di Zurigo chiamato Wurst & Moritz ha inserito il Bitcoin fra le modalità di pagamento oltre ai contanti e alle carte di credito e di debito.
Altre stazioni rimangono scettiche all’utilizzo della criptovaluta, come per esempio quella di Lenzerheide, sempre nel Canton Grigioni. Il titolare della stazione, Peter Engler, ha infatti detto riferendosi alla moneta digitale:
Poche persone lo avrebbero usato. E dobbiamo andare ogni mattina nei nostri sistemi di tassi di cambio. Per il bitcoin, che spesso varia, questo aggiornamento avrebbe richiesto troppo lavoro